TheMaccaBlog
Blog personale di Mario "Macca" Maccarone, classe 1991, studente di Design e graphic designer freelance. Opinioni non richieste sul mondo che mi circonda, pensieri e altra roba che mi va di scrivere. Non rileggo mai quello che scrivo.
Sapevatelo.

lunedì 11 novembre 2013

The Walking Dead: la prima cinquina

Era da un bel po' di tempo che non scrivevo sul blog: l'ultimo post risale addirittura al quattro Luglio, quando gli Americani festeggiavano l'indipendenza ed io avevo appena finito tutti gli esami del triennio universiario (il 22 dello stesso mese mi sono poi laureato, tanti auguri a me).

Il motivo per cui torno a gettare righe di inchiostro virtuale su queste pagine e sui vostri siti è per manifestare a tutto il mondo la mia reazione di fronte ai primi cinque episodi della quarta stagione di The Walking Dead. Se l'anno scorso "recensivo" (o meglio, commentavo) puntata per puntata, stavolta ho voluto aspettare un po' di tempo prima di infierire spietatamente sulla serie. Il tempo è giunto.

04x01 - 30 Days Without an Accident
Rick gioca a fare il contadino e ad allevare maiali, poi esce dalla prigione e segue una tizia mezza morta in lungo e in largo. Da sola. La tizia attacca Rick, fallisce e poi muore.
Carol legge libri ai bambini venuti da Woodbury e, quando nessuno vede, insegna loro ad utilizzare i coltellacci. Carl vede tutto ciò e la donna prega di non dire niente al padre.
Daryl, Michonne e due tizi vanno a fare spesa ad un supermarket. Uno dei tizi è il nuovo ragazzo di Beth. Il soffitto del supermercato crolla, escono gli zombie dal cielo e il tizio sopracitato crepa.
Daryl porta la notizia a Beth. Beth fottosega.
Nella notte uno dei bambini si sente male, tossisce, va a farsi una doccia e muore. Ritorna in vita come uno zombie.

04x02 - Infected
Il bimbo zombie ammazza un sacco di persone. Le persone ammazzate ammazzano altre persone. Rick e gli altri ammazzano le persone ammazzate.
Il gruppo capisce che c'è una malattia in giro.
Tyreese vuole farsi una. La tizia si ammala e viene portata in isolamento.
Gli zombie stanno per sfondare la cancellata esterna della prigione, quindi Rick decide di sacrificare i maiali in modo da recuperare tempo e migliorare le fortificazioni.
Il resto dei maiali, presumibilmente malati, vengono cosparsi di benzina e dati in pasto alle fiamme.
Perché Rick non decida invece di dar fuoco agli zombie non è dato saperlo.
Rick capisce che non è più il momento di giocare a Farmville. Bisogna pensare al gruppo. Quindi, per togliersi Carl dalle scatole, da' una pistola anche a lui, non prima che questo gli dica che Carol insegna ai bambini come usare un coltello (perché usare un coltello, si sa, è difficile).
Tyreese scopre che qualcuno ha dato fuoco alla sua ragazza.

04x03 - Isolation
Tyreese crede che Rick abbia dato fuoco alla sua ragazza e lo prende a pugni, ma Rick è più forte e riempie di cazzotti il suo aggressore.
La malattia va affrontata e Herschel manda Daryl-Michonne-Tizio a trovare medicine. Si aggrega anche Tyreese perché vuole dare una mano.
Il gruppo va in auto, sente un segnale radio disturbato, quindi l'automobile viene circondata dagli zombie. I quattro scappano.
Intanto Glenn si ammala e viene spostato, come tutti i contagiati, in un'ala isolata della prigione. Herschel decide di trascorrere il suo tempo con gli appestati perché è l'unico che può fare qualcosa.
Meggie si oppone ma a nessuno importa.
Carol si fa quasi ammazzare, poi Rick le chiede se sia stata lei a dare fuoco alla ragazza di Tyreese. La risposta è affermativa.

04x04 - Indifference
Il gruppo dei quattro trova i medicinali, una folta comunità di zombie affamati e, prima di scappare, si scopre che il tizio random è in realtà un alcolista che mette nel suo zaino solo una bottiglia e nessun farmaco. Daryl si incacchia.
Rick e Carol partono alla ricerca di ulteriori medicine. Arrivano in un piccolo quartiere, dove incontrano due hippie. Promettono di salvarli se questi staranno fermi ad aspettare che finiscano il loro giro turistico. Quando tornano scoprono che sono morti. Quindi Rick dice a Carol che ha sbagliato a dare fuoco alla ragazza di Tyreese e che, quindi, deve andarsene.
Rick aiuta Carol a trovare un'altra auto, quindi si salutano e ognuno va per la propria strada.

04x05 - Internment
Molti ammalati muoiono e, nella stupidità generale, si trasforma tutto in un'orgia zombie. Maggie salva Herschel da una situazione disperata, quindi quest'ultimo va in una cella, apre la Bibbia, la richiude e piange.
Intanto la recinzione cade definitivamente e Rick e Carl sparano in faccia a tantissimi zombie, sistemando momentaneamente la cosa.
Il gruppo dei quattro ritorna sano e salvo e Daryl comincia a notare la mancanza di Carol.
Il Governatore guarda la prigione nascosto da dietro un albero.


Avete notato che per far succedere TRE cose necessarie per lo sviluppo della trama (malattia, Carol che viene allontanata e prigione senza recinzione) ci abbiamo messo ben CINQUE episodi?
Per tutti i fan della Fattoria di Herschel (intesa come condizione di immobilismo e discorsi al limite della credibilità), sappiate che il vostro show noioso, prevedibile ed insulso è tornato.
Per tutti gli altri, puntate altrove. Credo che inizierò Homeland, dicono che sia bello.

ps: credo che fra qualche settimana aprirò un nuovo blog, ci trasferisco qualche articolo da questo e comincio a scrivere di nuovo con più frequenza.

giovedì 4 luglio 2013

Expand your world!

"Listen up, Phones.
The world ends with you.
If you want to enjoy life, expand your world.
You gotta push your horizons out as far as they'll go."
Sanae Hanekoma, The World Ends with You

N. Secondo te com'era questo posto qualche centinaio di anni fa? Senza tutte le luci di Caserta e Napoli a sovrastare il panorama?
Le stesse luci sarebbero state quelle delle stelle. Forse un tantino di più.
N. Però è innegabile che anche queste luci sintetiche abbiano un loro perché. Vero?
Vero. Un altro tipo di poesia. E di pensieri. Mi piacciono tantissimo. La vedi quella li? Sarà la costellazione di viale Cartlo III.
N. Estremamente poetico.

lunedì 1 luglio 2013

Memories we will never find

A. Hai sentito poi il nuovo album dei ██████████?
Si. Purtroppo.
A. Non piace nemmeno a te eh?
Gia...anche leggendo qualcosa su internet pare che il parere sia quello. Nulla di eccezionale. Soprattutto se paragonato ai lavori passati.
A. I lavori passati eh?
Sono quelli che li hanno resi quello che sono. Potranno sfornare quanti CD vorranno, ma mai raggiungeranno i pasti del passato.
A. Io credo che il problema sia un altro sai?
Inizia un altro dei tuoi discorsi?

sabato 29 giugno 2013

Uroboro

Uroboro.
Un simbolo alchemico che ha qualche centinaio di anni.
Un drago che si mangia la propria coda.
Un cerchio che non ha ne un inizio e ne una fine.
Ma sai che è li, che non finirà mai.
Un ciclo di cose che sono state, che sono e che saranno.
Una serie di avvenimenti senza inizio e senza fine, dove tu puoi solo vederne una parte.
Un eterno susseguirsi di azioni, gesti, parole, azioni e reazioni.
Per quanto possa andare male, il ciclo continuerà.
Per quanto possa andare di merda, il ciclo non si fermerà.
Per quanto possa sembrare tutto inutile, il ciclo continuerà.
All'infinito.
Tu ne sei una piccolissima parte.
Insignificante.
Minuscola.
Ma ne fai parte.
Un granello di sabbia nel deserto.
Un deserto formato da miliardi di granelli di sabbia.
Che continueranno a muoversi anche senza di te.
Anche se non esistessi.
O se smetteresti di farlo in questo momento esatto.
Il ciclo non si fermerà, il suo destino è andare avanti all'infinito.
Mai indietro.
Ne faccio parte.
Tu ne fai parte.
Tutti ne facciamo parte.
Per quanto possa andarti male e per quanto possa sembrarti tutto inutile, grigio, triste e per quanto ogni cosa che fai sembri essere vana e di nessuna utilità, la ruota continuerà a scorrere.
Tanto vale sorridere.
Affronta la vita con un sorriso e trova sempre il momento per strapparne uno a chi ti sta affianco.
Che tu sia triste o meno, il dragone continuerà a mangiarsi la coda.
Indipendentemente da te, le cose continueranno a scorrere.
Quindi, sorridi.
Mi sono tatuato questo simbolo anche per questo.
Per non dimenticare mai di sorridere.

sabato 22 giugno 2013

Storia di un viaggio

Sono fuggito via.
Con lei.
Ho dovuto farlo.
Non potrò mai più tornare indietro, ma non mi importa.
L'averla persa per sempre è molto peggio.
Non mi importa di fallire e non farcela.
L'averla persa per sempre è molto peggio.
Non ho paura di quello che mi aspetta.
L'averla persa per sempre è molto peggio.
Ma finché ho quella speranza devo provare. Per quanto sia terribile. Devo farlo.

martedì 18 giugno 2013

Trust

A. E comunque questo è quello che dovresti fare. Più o meno.
Sempre ottimi consigli tu eh?
A. Io ti ho detto la mia, ora sta a te. E conosco bene la situazione. È come se mi ci trovassi dentro io e non tu. Anzi, facciamo uno scambio di corpi ora che ci siamo?
Non mi fido di te al punto da lasciarti il mio corpo.
A. Sei sempre così simpatico?
Sempre. O almeno con te.
A. Ma come sei simpatico.

martedì 11 giugno 2013

The House of Black and White

Sai giocare a scacchi?
N. No, non ho mai imparato. Ma so giocare a dama. Gli scacchi mi stanno antipatici, troppa differenza fra una pedina e l'altra. Cosa sono queste distinzioni sociali?
E tu credi davvero che le pedine della dama siano uguali fra di loro?
N. A parte il colore, si.

giovedì 6 giugno 2013

Why Fly Again

Sei tu ed il tuo mondo. Ci hai vissuto da sempre. Le stesse persone, le stesse cose da fare ogni santo giorno. La solita aria, la solita monotonia. Poi, un giorno, forse per sbaglio o forse no, vedi degli occhi come non li avevi mai visti prima. Diversi da tutto il resto. E qualcosa non è più come prima.

Cominci ad odiare il posto in cui ti trovi. Cominci ad odiare la tua vita e tutto il resto. Tutto quello che sei stato e che hai avuto, improvvisamente, non ti basta più. Ora importano solo quegli occhi. Non vuoi saperne più nulla di tutto il resto.

venerdì 31 maggio 2013

Laura P.

E tu la conosci Laura Palmer?

Fra quattro esami da dare entro la prima settimana di Luglio (il che equivale a 4 progetti da consegnare) e la Tesi di Laurea che si ritrova ancora in stato embrionale (fine dei giochi prevista, finalmente, per il 20 e qualcosa di Luglio), ho la geniale idea di iniziare (e finire) Twin Peaks.

È da tanto che non facevo recensioni (mi sono limitato ai dialoghi ultimamente, mi piace di più scrivere in quel modo) e, per non rompere la tradizione, non ne farò una nemmeno adesso. Però allego un'icona fatta al volo durante la stesura di questo post. È carinissima. E poi l'ho fatta io, quindi è ancora più carina.

Mi limito a scrivere che mai in una serie avevo vista una ragazza morta (non una fan del gruppo di Davide Toffolo) più viva ed onnipresente come Laura. La cosa probabilmente più bella di questo telefilm in sole 30 puntate, oltre a tutta la parte onirico/surreale/fantasy, è proprio il fatto che, in realtà, nessuno nel piccolo paesino di Twin Peaks conosce Laura Palmer, che appare come una diciassettenne allegra e spensierata, e che conduce una vita normalissima. Ecco, questa è la Laura viva. Ma dopo la sua morte (nessuno spoiler, il telefilm si apre con il ritrovamento del suo corpo), beh, qualcosa comincia a spuntare fuori.

Alla fine dell'ultimo episodio, di Twin Peaks mi rimane un bellissimo ricordo. Un altro telefilm che ti prende tanto, ma davvero tanto. Ed un altro di quelli che ti cambiano un po', quelli che non sono semplici visioni di uno schermo episodio dopo episodio, ma dei veri e propri viaggi in altri mondi, in altre realtà. Insomma, sono quelli che ti lasciano qualcosa dopo la scritta The End.

A me, fra le varie cose, mi ha lasciato questo pensiero in testa:
E tu, la conosci Laura Palmer?
E tu, conosci le persone che ti stanno intorno?
E tu, conosci realmente i tuoi amici?
Conosci te stesso?


Avrei voluto scrivere qualcosa in più su Twin Peaks. Ci ritornerò quando sarò più ispirato, promesso. Intanto i miei capelli passano per i colori più disparati. Un giorno metterò qualche foto pure qui. E, promesso, da domani inizio a studiare. Sul serio. Altrimenti non mi laureo più. E io voglio laurearmi. Più che altro per non mettere mai più piede ad Aversa fino alla fine dei miei giorni.


venerdì 24 maggio 2013

Vecchio amico

Un bel giorno incontri un tuo vecchio, vecchissimo amico. Non nel senso che uno di voi due sia molto avanti con l'età. Che poi non ho mai capito perché si dica "vecchio". Sta di fatto che questa persona, che non vedevi da anni ed anni, improvvisamente riappare nella tua vita. Più che altro fa una comparsa, breve e veloce, eppure ti segna. Non ti sconvolge la vita, ma la settimana si. Se sei fortunato anche il mese.

giovedì 23 maggio 2013

Sabbia

Quindi dovrei farti la classica lista delle cose che vorrei fare nella vita?
N. Non ti ho chiesto una cosa così banale. Dai, dimmi qualcosa che desideri. Qualche desiderio tuo e solo tuo. Qualcosa di non banale.
Ne ho tante di cose in mente. Dammi un tema da sviluppare.
N. Lo sai che non sono la tua maestrina di italiano dai...comunque va bene. Un tuo desiderio non banale sul tema più banale possibile: l'amore.
Lo sai vero che è difficile non essere banali quando si tratta un tema così visto e rivisto?
N. Sorprendimi.

martedì 21 maggio 2013

Beyond, good, Evil, a line, a circle, a chair and a long hair drummer

Te lo avevo detto che R. era uno stronzo.
A. Me lo avevi detto che R. era uno stronzo.
Tutto qui?
A. Tutto qui.
Mi era mancato parlare con te. Non puoi liquidarmi così, ripetendo quello che ti ho appena detto.
A. Qualcosa mi obbliga a parlare di più?
La mia faccia triste ti sta obbligando. O almeno ci prova.
A. Poi ti lamenti che non ci vediamo così spesso.
Poi mi lamento che non ci vediamo così spesso.

martedì 7 maggio 2013

Etilovetro (discorsi sulla birra)

Perché prendi sempre la stessa birra?
A. Magari mi piace?
A questo ci ero arrivato.
A. Sei un genio, lo vedi?
Sono lusingato dai tuoi complimenti. Non ti piace proprio cambiare?
A. Perché dovrei?
Sei una ragazza, dovresti essere lunatica per natura.
A. Tu non capisci. La scelta di una  birra rispetto ad un'altra non è una cosa così semplice e banale. È frutto di una strada molto lunga, che dura anni ed anni o semplici mesi. A volte la percorri anche in pochi giorni, chi può dirlo.
Stai per divagare, lo sai?
A. Quindi?
Mi piace quando divaghi.

venerdì 3 maggio 2013

Paramore - Paramore


Sono sempre stato contrario agli album che hanno lo stesso nome del nome stesso della band (notate il gioco di parole che si invertono per favore, ci tengo a queste cose), sia perché mi sento stupido a dire "xx" degli "xx" e sia perché se si cerca sull'internet qualcosa di specifico, arrivano migliaia di risultati che non mi interessano. E il quarto album dei Paramore si chiama proprio Paramore. Che bello.

giovedì 2 maggio 2013

Dimmi come odiare (veramente) una canzone

Me - Ok, come al solito ho bisogno di qualche consiglio. Posso contare su di te, vero?
A. - Dici?
Me - Lo prendo per un si.
A. - Lo prendi per un si.
Me - Come si fa ad odiare una canzone? 

domenica 28 aprile 2013

about: Comicon

Visto che va di moda lamentarsi del Comicon di Napoli, dovrei farlo anche io. Invece no, vado controcorrente (che pure va di moda a volte, ahime!) e lo difendo. Premetto che è notte, domani ritorno al Comicon e ho quasi sonno e sento una certa stanchezza (negli ultimi giorni mi sono sparato un concerto dei Linea77, uno dei Tre Allegri Ragazzi Morti (in acustica, ma ci voglio fare un post a parte per mantenerne vivo il ricordo) e una giornata di Comicon), quindi non faccio lunghi giri di parole.

lunedì 22 aprile 2013

finding BEAUTY in the DISSONANCE

E poi ci sta questa frase nella canzone Schism dei Tool: Finding beauty in the dissonance.

Sai, è una di quelle frasi ad effetto che magari metti su Facebook in un freddo pomeriggio d'inverno, guadagnando tanti bei "mi piace" e qualche secondo di popolarità online, che al giorno d'oggi non guasta mai. O magari te la tatui sulla pelle, con un bel carattere (font per i comuni mortali) gotico della tradizione inglese.

sabato 20 aprile 2013

Collina Silenziosa e Rivelazioni

Devo smetterla.
Devo smetterla di avere aspettative positive prima di guardare un film. Così come è capitato per Ribelle - The Brave, è accaduta la stessa cosa per Silent Hill Revelation. Una cocente delusione.

venerdì 19 aprile 2013

Il racconto

N. http://www.youtube.com/watch?v=gtDUwWf7DVg so che probabilmente nn ti interessa ma è una cosa che devi sapere assolutamente, almeno credo xD
Me dici il fatto dei tumori o la grafica? Una donna su 8 è un macello.
N. hanno pensato ad un reggiseno capace di diagnosticare il tumore al 3 anno di sviluppo.
Me ah, non ci sono arrivato li. Aw figo.
N. già
Me come lo hai beccato sto video?
N. ehhh. Su pornhub xD

martedì 9 aprile 2013

The Walking Dead Season 3

Visto che mi annoio un bel po', ho ben pensato di togliere queste ore notturne al sonno per scrivere un post su tutta la terza stagione di The Walking Dead. Visto che di telefilm attualmente in programmazione seguo solo Game of Thrones (Mad Men sono troppo indietro rispetto alla messa in onda statunitense ad esempio) e non mi convince scriversi sopra, vi ammorbo con l'ultimo post dedicato a The Walking Dead. Così, giusto per tenermi in forma. E per tenere in forma voi.

mercoledì 3 aprile 2013

[Recensione] Metal Gear Rising: Revengeance

Questa recensione volevo scriverlo qualche tempo fa e, in effetti, su questo blog mancano i post nerd oriented. Ne approfitto di uno spaccato di tempo libero giusto per infierire su questo orrendo gioco che è Metal Gear Rising: Revengeance. Dicono che ultimamente io tenda a criticare film/telefilm/videogame e che, in generale, non mi piaccia niente. Se la pensate così, chiudete questa recensione e tornate a scrollare i post dei vostri amici di Facebook. Altrimenti leggetavella.

martedì 2 aprile 2013

The Walking Thrones

Dopo una Pasquetta da incorniciare, torno a casa e, finalmente, mi godo la premiere della terza stagione di Game of Thrones (sublime) e la season finale di The Walking Dead (orrenda come non mai). Accorpiamo tutto in un'unico post? Ma si.

sabato 30 marzo 2013

downdate

E niente, giusto un post riassuntivo. Tolti quelli su The Walking Dead, non scrivo qualcosa di interessante sul blog davvero da un bel po' di tempo. Il problema è che non trovo spunti che mi diano ispirazione per buttare qui sopra un po' di righe di testo.

lunedì 25 marzo 2013

The Walking Dead 03x15 - This Sorrowful Life (commento)

Questa terza stagione di The Walking Dead sembrava essere partita con il piede giusto, pronta a farci dimenticare quegli abissi di noia e di "non accade un cazzo" che hanno saturato la seconda serie. Ecco, sembrava. Perché, dalla morte di Lori in poi (mi pare la quarta puntata), di colpo, la qualità media si è abbassata e, tranne qualche episodio sporadico, si è ripreso il binario della noia e del "succederà nella prossima puntata".

Con questa piccola premessa apro questo post dedicato alla quindicesima puntata, che non mi pento di definire LAMMERDA.
Un altro dannato episodio dove realmente non accade un cazzo. Si, nonostante la morte (inutilissima) di Merle, non succede un C A Z Z O.
Schematizzo, non ho voglia di creare collegamenti grammaticali fra i pensieri.


Breve riassunto
  • Rick dice a Hershel, Daryl e Merle che consegnerà Michonne. Tentano più o meno di dirgli che rasta samurai o meno, The Governor metterà a ferro e fuoco la prigione.
  • Ma Rick deve pensare al gruppo e una singola vita non vale quanto quella di tutti gli altri.
  • Merle cerca l'alcool e laddroga.
  • Merle rapisce Michonne.
  • *breve intermezzo splatter*
  • Alla prigione si accorgono della scomparsa di KnifeHand Merle e di Michonne.
  • Rick dice che forse non bisognava portare Michonne dal Governatore.
  • Michonne ottiene il dono della parola dopo ben 15 episodi e gnegnegne riesce a convincere Merle a lasciarla andare.
  • Merle lascia andare Michonne via.
  • Michonne torna alla prigione e, per strada, incontra Daryl.
  • Daryl continua l'inseguimento del fratello.
  • Merle si ubriaca, porta gli zombie al luogo dell'appuntamento col Governatore e, abilmente, si nasconde in un capannone.
  • Comincia a sparare agli scagnozzi più inutili del Governatore.
  • Di fatto, non uccide nè quest'ultimo nè il suo vice (che non mi ricordo come cazzo si chiama e non voglio nemmeno spendere preziosi click a cercare).
  • Il Governatore sgama Merle e lo ammazza.
  • Glenn chiede a Meggie di sposarlo.
  • Meggie accetta.
  • Rick dice al gruppo dell'accordo col Governatore riguardante Michonne.
  • Piange e dice "questa non è più una dittatura, scegliete se lottare o scappare".
  • Daryl trova zombie Merle e lo ammazza, tra i pianti.

Riassunto ancora più breve
  • Merle rapisce Michonne per portarla dal Governatore poi decide di no, quindi cerca di tendere una trappola a quest'ultimo, fallisce miseramente e crepa.

Constatazioni
  • Il sacrificio di Merle è stato inutile e non ha dato un minimo di spessore a questo personaggio che, personalmente, ho sempre amato. Nè una canzone di sottofondo a sottolinearne la redenzione nè un cazzo di niente di niente. Mi sono commosso per quella troia di Lori e per Merle niente. Complimenti a chi ha scritto questo aborto di sceneggiatura. Grazie.
  • Nessun macello è ancora accaduto, quindi vedremo il tutto condensato in un polpettone di fine stagione. Che bello, non sto più nella pelle per immaginarmi LO SCHIFO che faranno.
  • Rick propone agli altri di fuggire e temo che sceglieranno questa strada. LAMMERDA.

Il prossimo episodio dovrebbe contenere:
  • Woodbury vs. Prison (la guerra che attendiamo da un paio di mesi)
  • Il gruppo di Tyreese che fine farà?
  • La crisi di Rick come capo del gruppo
  • Milton vs. The Governor
  • Rick vs. The Governor
  • La vendetta di Daryl
  • La vendetta del Governor verso Michonne
  • Michonne
  • Andrea incatenata nella sala delle torture
  • Cliffhanger finale per la quarta stagione

Potrei aggiustare la grammatica del post, mettere un qualcosa li o un qualcosa la.
Ma visto che gli sceneggiatori tanto si sono impegnati negli ultimi episodi, ricambio il favore non facendo nulla di tutto questo.
Buonanotte.

lunedì 11 marzo 2013

The Walking Dead 03x13 - Arrow on the Doorpost (commento)

Dopo un'attesa estenuante durata quasi due mesi, la terza stagione di The Walking Dead è tornata ad inizio Febbraio più forte orrenda che mai. Episodio dopo episodio, le cose si sono stranamente rese più pallose, nonostante ci fosse una guerra sul punto di scoppiare. La miccia era accesa, ma pare che a nessuno importasse e, complici il ritmo lentissimo degli ultimi episodi e le attese per un "fa che succeda qualcosa; invece no: magari succede qualcosa nella prossima puntata; invece no...", la serie mi era caduta estremamente in basso.

Fortunatamente il tredicesimo episodio riporta tutto ai fasti di inizio stagione. Non grazie ad un ritmo incalzante (anzi!), ma mettendo a confronto i due leader immediatamente, senza aspettare niente e nessuno. Rick e Philip sono l'uno di fronte a l'altro, ad armi pari (anche se il Governor bara), con una bottiglia di whiskey e tante belle cose di cui parlare. All'esterno, in un contrasto surreale con quello che accade nel capannone, si formano due coppie improvvisate fra gli uomini di Rick e quelli di Philip. Semplici sopravvissuti che si trovano contro non per loro scelta, ma per una serie di conseguenze che li hanno messi negli schieramenti diversi. I veri avversari sono i walkers (o biters, come li volete chiamare voi).

Il confronto fra Rick e Philip è uno dei punti più alti della stagione. Lo sceriffo sa benissimo di essere nella posizione peggiore, lo capisce e non può farci nulla. Il Governatore può spazzare via il suo gruppo in uno schiocco di dita (anche approfittando delle confessiondi Tyreese, di cui Rick è all'oscuro!) e il gruppo si ritrova ad affrontare la più grande minaccia incontrata fin'ora. Approfitto per dire che la luce scura sull'occhio di Rick è stato un colpo di genio della regia che ho davvero apprezzato tantissimo.

Alla fine dei giochi, il Governatore è in una posizione di estremo vantaggio e la vedo realmente dura per Rick vincere questa battaglia. Gli uomini fidati del leader di Woodbury sono spietati, killer che non hanno esitato un attimo a uccidere i gruppi intorno alla cittadina e non si faranno problemi a riservare lo stesso trattamento ai Prisoners.

Odio ammetterlo. Lo odio. Non sopporto di dover vedere la reale chiave per uscire da questa situazioni nelle mani di Andrea. Non lo posso sopportare. Perché sono sicuro che Milton le dirà tutto, che insieme proveranno a fermare Philip. E forse ci riusciranno, forse no. Però, se non lo facessero, non vedo alternative per Rick. E visto che in una serie del genere i buoni vincono sempre (non siamo mica in Game of Thrones!), i giochi sono fatti. Un po' mi dispiacerebbe. Il Governatore è per ora il primo vero villain della serie (andiamo, Shane aveva idee diverse da Rick, non era realmente cattivo come capitan Woodbury!) e mi sto affezionando tantissimo a lui. Speriamo che i prossimi episodi non siano riempitivi in attesa del confronto finale.

Sto pensando intanto alla migrazione del blog su Wordpress. Proprio vero, non riesco a stare sullo stesso dominio per troppo tempo! Domani ho il primo incontro con la relatrice per discutere della tesi di laurea. Sono in fottuto alto mare, non ho idee al riguardo e devo laurearmi a Luglio. Mannaggiailmondo.

  Play > Whiskey on a Sunday (Flogging Molly)  



martedì 5 marzo 2013

The Walking Dead 03x12 - Clear (commento)

Di solito faccio recensioni lunghe e articolate, ma visto che sono diversi episodi che la serie fa cagare, che dovrebbe accadere qualcosa e TUTTI speriamo che accada nella prossima puntata e, puntualmente, non accade un cazzo, mi evito la recensione lunga e articolata per protesta verso la secoda metà della terza stagione di The Walking Dead.
Amen.

domenica 3 marzo 2013

Resoconto primo quadrimestre del terzo Anno (part. 2)

Per la serie Racconti Universitari, ecco il fantastico resoconto del primo quadrimestre del terzo anno universitario (che è anche l'ultimo) che tutti (chi?) aspettavate (si?). Questa è la spettacolare seconda ed ultima parte. Qui la prima.

Intanto ne approfitto per dire che la prima parte ha avuto un discreto successo di pubblico (un bel po' di visite, non me lo aspettavo) e di critica (un bel po' di likes su Facebook, non me lo aspettavo). Vi prego di finire di fare questo, altrimenti potrei prendere in considerazione l'idea di diventare scrittore da grande. O Blogger. O qualcosa del genere, che ne so. Non sia mai però diventassi copywriter, sarebbe (forse) noioso. Ma retribuito non tanto malaccio eh. Ma ciancio alle bande, entriamo nel vivo del post!

Scenari e Critica del Design (6 Crediti) voto finale: 30
Che bel corso, che bella sorpresa! Gioiamone tutti! Potremmo chiamarlo Filosofia del Design Post-Contemporaneo, oppure Filosofia dell'Oggetto o anche un Filosofia Post-Contemporanea e Design. Insomma, avete capito. Si parla della storia del design in ambito teorico, con un focus particolare sulla contrapposizione tra Razionalismo (scuola del Bauhaus e scuola di Ulm) e post-modernismo (influssi del Made in Italy, caduta del Razionalismo, avanguardie Radical, nuova società umana...) con particolarissimo focus sull'opera di Andrea Branzi (gli Scritti Presocratici), uno dei massimi teorici nel settore. Quello che si prospettava un corso decisamente palloso si è invece rivelato essere uno dei più interessanti del triennio. Insomma, finalmente qualcuno che ci dice "ue belli, il design non è solo forma e funzione, se credete questo siete ancora ancorati a una mentalità di '70 anni fa e avete il cervello più grigio e noioso di un discorso di Mario Monti". Cioè...cioè...FINALMENTE. Dopo anni a sentirmi le stesse cose, finalmente un corso in cui si affronta il vero design, quello della vita di tutti i giorni. Non vedevo l'ora. Peccato averlo affrontato solo quando ormai il corso di studi sia quasi giunto al termine (a proposito: domani comincio l'ultimo semestre e poi fine) e tutti siano stati contagiati dal virus Forma&Funzione, caposaldo di un'Università dove, in fin dei conti, quasi nessun prof. ha fatto studi specifici di Design, venendo dal magico e fatato mondo dell'Architettura e dell'Urbanistica.
Peccato che le ultime lezioni, incentrate sul fenomeno dei makers, delle stampanti 3D e di tutto questo nascente mondo, siano state in realtà pochine...avrei puntato a farne altre due o tre, in modo da far passare il messaggio che, volente o nolente, quello è il futuro, e non un semplice movimento passeggero. Grazie Wired per avermi aperto la mente su questo.

Considerazioni finali
Quadrimestre tutto sommato niente male. Il giudizio generale sull'Università è sempre più basso comunque, merito di prof. molto "particolari" (leggete la prima parte, il paragrafo in fondo e capirete) e della totale mancanza di innovazione, fiducia negli studenti e apertura al mondo del lavoro. Se fosse stato solo per te, cara Università di Architettura "L. Vanvitelli" di Aversa, avrei un curriculum praticamente bianco e, nella pratica, non saprei fare un benemerito cazzo.
Grazie mille, te ne sono grato come non mai! Ti auguro di affossare.
E di rinascere.
Perché, in fondo, alcuni professori che si fanno il culo e credono negli studenti, ce ne sono.
Settimana prossima mi informo sulla tesi di laurea, comincio il secondo semestre, inizio ufficialmente il tirocinio e mi invento qualcos'altro. Intanto ho pubblicato un nuovo progetto su Behance (ISOMETRISM) e mi sono iscritto a Spotify (qui il mio profilo). Ah si, ho chiuso il primo semestre con il massimo dei voti e la mia base di laurea, quando mi mancano solo altri tre esami, è di 108. E sono da poco tornato da una fantastica alcool night come non capitava da tempo. Finalmente.

  Play > III (Crystal Castles)  

venerdì 22 febbraio 2013

Resoconto primo quadrimestre del terzo Anno (part. 1)

Per la serie Racconti Universitari, ecco il fantastico resoconto del primo quadrimestre del terzo anno universitario (che è anche l'ultimo) che tutti (chi?) aspettavate (si?).

Partiamo con un banale: "ti è piaciuto questo primo quadrimestre?" Essendo io campano, tutti voi vi aspetterete una colta citazione popolare di quel ragazzo napoletano che esprimeva il proprio entusiasmo nei confronti di uno sciopero scolastico. Ebbene signori (chi?) e signore (chi?), il primo quadrimestre del terzo anno (ripetizioni per aumentare l'enfasi del momento; rullo di tamburi) non mi è piaciuto. Oddio, tra un si e un no direi "ni", ma con accento sulla n. Una cosa del genere: ñi. Forse si legge "gni", però fate finta che sia un "NNNi". Visto che posseggo il dono di poter fare delle liste esplicative, vi farò una lista esplicativa sommaria ma esaustiva, riassuntiva ma efficace di come è stato il periodo tra Ottobre e Gennaio (più gli esami di Febbraio) scolasticamente parlando (perché poi bisognerebbe aprire un blog a parte per la vita privata / personale, ma di queste cose si parla meglio su Tumblr con qualche .gif in bianco e nero; peccato che io non abbia Tumblr e che non rientri nelle mie priorità a breve/lungo termine).

Marketing (8 Crediti) voto finale: 30
Un corso che tutto sommato mi è piaciuto. Finalmente a parlare di cose che stanno in terra (volevo fare una battuta con la frase "nè in cielo nè in terra, ma non credo di esserci riuscito), concrete, reali. Il professore senza infamia e senza lode ci ha trasmesso le nozioni e, considerando che siamo un corso di laurea in Design e Comunicazione e che quindi queste cose ci erano completamente oscure, è stato bravo tutto sommato. Nonostante per l'esame fosse richiesto lo studio delle slide proiettate durante le lezioni, non ho potuto fare a meno di divorare l'immenso libro "Principi di Marketing" di Kotler e Armstrong, pieno di esempi di marketing applicati al mondo reale (Starbucks, Mc Donald's, Apple, Wall Mart...) e con un linguaggio estremamente semplice, chiaro e lineare. Insomma, mi sono appassionato a questa materia più di quanto non credessi e prrobabilmente è uno dei corsi che più mi ha dato qualcosa in tutto il periodo della triennale. Da approfondire comunque. Assolutamente.

Architetture Effimere (6 Crediti) voto finale: 30 e lode
Volevo chiudere il tutto con questo corso ma, visto che lunedì ho l'ultimo esame e mancano ancora le considerazioni personali (in ogni tema che si rispetti vanno sempre alla fine), lo buttiamo qui, in mezzo. Però voglio introdurre un virtuosismo tecnico/linguistico e vi racconterò di questo corso in forma di domande e risposte, introducendo in ogni risposta la parole cazzo, in modo da creare un solido filo conduttore tra l'una e l'altra.
Ti è piaciuto questo corso? Neanche per il cazzo.
Cosa avete fatto in questo corso? Che cazzo ne so. Abbiamo raccolto i mobili sversati abusivamente dalle nostre parti, abbiamo preso un cubo di legno 80x80x80 cm e abbiamo attaccato l'immondizia a questo cubo, quindi abbiamo montato i cubi uno sull'altro. Stop.
Ma perché mai? A cosa è servito ciò? Qualche scopo in particolare? No, nemmeno per il cazzo.
Come ti è sembrato il professore? Che cazzo ne so, l'ho visto tre volte durante l'anno intero, di cui una alla fine degli esami, quando è venuto e ha messo i voti. Una quantità sterminata di 30 e 30 e lode comunque.
Nessuna nozione imparata, nessun argomento studiato o concept di lavoro? Nulla. I cubi dovevano essere montati alla cazzo per dare il senso di casualità.
A cosa ti è servito questo corso per la tua crescita personale? Mi sono rotto il cazzo.
In generale, considerazioni su questo corso? Certo: è bello vedere che le mie tasse universitarie (o una parte) servano a pagare professori assenteisti (se uno viene tre volte in tutto l'anno forse non si parla nemmeno più di assenteismo, non lo so) e corsi che sono una totale perdita di tempo. È bello vedere che in tutta Europa ci sono Università fatte ad Università e che queste cose, almeno da queste parti, ce le sognamo col cannocchiale. Ed è sempre bellissimo vedere che, grazie ad elementi e situazioni del genere, la S.U.N. (Seconda Università degli Studi di Napoli) scende sempre di più nella lista delle migliori università pubbliche italiane. Perché in una qualsiasi Università privata, queste cazzo di cose non sarebbero successe.

Ci vediamo alla prossima puntata, dopo l'esame di Scenari e Critica del Design! Un bel corso dai. Ma questa è un altra storia. O meglio: un altro post.

  Play > 'na storia nova (Foja)  

lunedì 18 febbraio 2013

The Walking Dead 03x10 - Home (commento)


Episodio favoloso, specia nell'epica ultimissima parte.
Inizialmente riprende la situazione di stasi causata dall'attacco verso Woodbury, con i due gruppi che iniziano a sfaldarsi e a mutare (esempio su tutti è Glenn) e a prepararsi al venir attaccati da quello rivale. Intanto, Rick è sempre più vittima di se stesso e del suo ruolo da leader e sembra ormai aver intrapreso il percorso della follia mentale, complici lo stress, le enormi responsabilità che gli spettano ed il mai sepolto senso di colpa per la morte di Lori e Shane. The Governor sembra voler lasciare tutto in mano ad Andrea.

Intanto i fratellini texani sono ai ferri corti e, dopo averci regalato la testa di uno zombie rotta con il cofano posteriore di una macchina (una delle sequenze più splatterose di sempre) e un'inquadratura del magnifico tatuaggio di Daryl, esplodono. E si, stavolta il vincitore morale è quest'ultimo. Merle ingoia e sta zitto. Vedremo per quanto.

E così, quando tutto sembra per volgere all'ennesimo capitolo di stasi, in attesa che qualcosa accada, arriva The Governor che, con i compagni di merenda, apre il fuoco sul gruppo della prigione: ammazzano il tizio recuperato nelle carceri ad inizio stagione e, tramite un comodo Zombie Van, rilasciano nel cortile diversi Walkers. Una vera dichiarazione di guerra.

Ora non riesco sul serio ad aspettare lunedì prossimo.

Intanto ho dato due esami (su uno mi soffermerò in un gran bel post futuro), ho finito Il Silmarillion e Lo Hobbit, ho visto Sanremo (ho il post nelle bozze del blog, ma non credo di pubblicarlo; Annalisa Scarrone è bellissima e ha una voce deliziosa) e settimana prossima faccio l'ultimo esame del primo quadrimestre dell'ultimo anno di Università. Yahoo.
Che è anche un motore di ricerca.

  Play > Biophilia (Björk)  

lunedì 11 febbraio 2013

The Walking Dead 03x09 - The Suicide King (commento)



Finalmente ritorna The Walking Dead, dopo una lunga pausa di metà stagione (avevo parlato dell'ottavo episodio qui, in maniera molto cattiva a dirla tutta). Stavolta cerco di non dilungarmi nel commento dell'episodio.

Forse, mi sarei aspettato qualcosa di più, ma in effetti, è stata un'ottima ripresa questo The Suicide King. Nuovi equilibri si sono formati dopo la guerra tra i due gruppi rivali e ora si respira davvero quella tanto attesa (almeno per me) atmosfera di "uomini contro uomini" in contemporanea con la classica "uomini contro zombie". E credo che sarà proprio la razza umana il maggior pericolo mai incontrato fin'ora (il che mi riporta alla mente il film conlusivo di Neon Genesis Evangelion, ma questa è un'altra storia).

Il vero Governor sembra sia uscito finalmente allo scoperto, e sembra rivelarsi un villain con i controcazzi. Non solo cattivo e crudele, ma anche assetato di vendetta. E, soprattutto, intelligente. Un'arma da non sottovalutare. Andrea, finalmente, non sembra essere la bambolina di turno ma anzi, sembra prendere momentaneamente in mano la guida di Woodbury, sfuggita di mano ad un governatore ancora troppo preso dall'odio. Gli passerà, sono sicuro. Rick è sull'orlo del precipizio della sanità mentale: prima quando prende in braccio Little Asskicker e poi quando vede il fantasma (non ho capito se sia di Lori, ma credo di si). Le responsabilità da leader indiscusso lo stanno facendo crollare. Nella prigione succederà qualcosa di tremendo, me lo auguro. Pure il modo in cui ha guardato la figlia di Herschel (la bionda, non so realmente come cazzo si chiama, anche dopo due stagioni) fa sospettare che qualcosa stia avvenendo nella mente di Rick. Vedremo.

Note negative: il modo in cui i fratellini Texani abbandonano il gruppo è la cosa più finta che io abbia mai visto. Sicuramente qualcosa bolle in pentola, ma il modo in cui Daryl improvvisamente se ne va è osceno. Un'offesa all'intelligenza dei telespettatori.
E Michonne. Cristo santo, fatela parlare, fatele dire un cazzo di qualcosa. Sta sempre incazzata col mondo intero. MA VAFFANCULO CHE PERSONAGGIO INUTILE E MAL SVILUPPATO. Non so se la controparte del fumetto sia così, ma per ora si è rivelato essere il personaggio più odioso di sempre.
Del tipo che che prenderei a schiaffi.
Sulle gengive.
Con un martello.

See ya next week!

ps: notizie che ti fanno presagire il tutto ed il contrario di tutto sul futuro della serie: "Dopo la conclusione della terza stagione, Glen Mazzara lascerà il suo incarico di showrunner e produttore esecutivo della serie, in comune accordo con AMC. La decisione è stata causata da una «differenza di opinioni sulla direzione che la serie debba intraprendere»."
Mannaggia Zeus e tutti gli dei dell'Olimpo.

  Play > Fantasma (Baustelle)  

mercoledì 6 febbraio 2013

The Brave - Ribelle


Visto ieri. Commento negativo.
Ma tu commenti sempre tutto in maniera negativa?
No, ma se una cosa non mi piace non mi piace. Fanculo.

E si, come avrete capito, The Brave non mi è piaciuto. Sarà che ero pieno di hype, che Merida sia stata praticamente fin da subito la Disney Princess più particolare di tutte per via degli spettacolari capelli rossi o per via dell'ambientazione "celtica" della pellicola (anche se comunque una Principessa Disney non è, dato che la produzione è Pixar e non DisneyStudios). Poi, diciamoci la verità: la Pixar è la regina dei film d'animazione digitali. La Dreamworks non la considero nemmeno (a parte per i primi Shrek).

Ma andiamo con ordine. Cioè no. The Brave davvero non l'ho capito. O meglio. Dura troppo poco. Troppo. A parte l'adorabile famiglia di Merida, gli altri personaggi sono appena abbozzati, come i tre pretendenti alla sua mano, che spicciano si e no tre parole per tutto il film. Caratterizzazione zero. È un film incentrato su Merida e sua madre, con il padre e i fratellini a fare i coglioni con qualche gag comica (riuscisittime comunque) ogni tanto. Punto. Stop. Nulla di nulla. Niente di niente.

Mi aspettavo di vedere qualcosa di molto ma molto di più. Alla fine del film ho avuto come la sensazione di aver visto una pura e semplice dimostrazione di computer grafica di alto, altissimo livello. Ho visto come si sfrutta male un'ambientazione e dei personaggi così insoliti per un film d'animazione. Ho visto come si crea uno dei personaggi più interessanti dell'ultimo anno (se ne è parlato molto prima dell'uscita del film nei cinema) e lo si utilizza solo per dire "har, abbiamo creato i primi capelli ultraricci in treddì, siamo fighi".

Perché The Brave è questo: una vulgar display of power che non trasmette le emozioni che speravo di trovare in un film della Pixar (porca puttana, hanno fatto UP solo tre anni fa!). Speravo in una sorta di adventure movie che trasmettesse libertà, voglia di avventura e indipendenza, con tutta la tiritera finale del lieto fine con i lacrimoni virilissimi pronti a scendere. E invece no. Storia banalotta e prevedibile. Troppo prevedibile.

In sostanza: The Brave mi è piaciuto? Ni. Non è brutto. Ma non è nemmeno il film che rivedrei volentieri. Rapunzel, invece, si. E questo mi rode. Mi rode che il film d'animazione con una bionda sia meglio del film d'animazione con una rossa. Fanculo. Di solito non sono il tipo che vuole dei seguiti per pellicole del genere. Ora però mi ritrovo a pregare la Pixar per un seguito DEGNO del lavoro svolto dietro la creazione del personaggio di Merida.

curiosità: Ariel sarebbe dovuta essere la prima principessa Disney coi capelli ricci e rossi, ma il costo per animare il tutto era spropositato e l'idea fu accantonata. Inoltre Ariel è rossa perché fa assai contrasto cromatico con i fondali marini e la fa spiccare rispetto alle altre sirene. Merida è la prima protagonista ad avere i capelli completamente ricci. E si, ci hanno lavorato tantissimo per renderli così bene.

  Play > Black Market Music (Placebo) 

DmC Devil May Cry - Funny Review


Più che recensione, un commento personale sul reboot di Devil May Cry. Dopo averne parlato in maniera sbrigativa qui, ritorno sull'argomento appena dopo aver completato il gioco.

Ho gia detto che DmC è un qualcosa di totalmente nuovo. I combattimenti sono frenetici, si possono utilizzare tutte le armi CONTEMPORANEAMENTE (cinque da mischia e tre a distanza) e questo giova alla velocità d'azione e metterà a dura prova la fantasia del giocatore. I nemici si dividono in demoni da macello, che hanno il compito di farvi salire le combo hit ed i demoni rompicoglioni, che vanno affrontati seguendo strategie diverse e sono un bel po' più forti dei primi. Poi ci sono i demoni che volano che rompono solo i coglioni e vengono disintegrati con mezzo colpo. Però rompono davvero i coglioni. Le ambientazioni, spesso dinamiche con un tocco street e alcune idee di level design (come durante una boss fight in particolare) danno solo punti a favore a DmC. L'audio si mantiene su buoni livelli. Roba casinara azzeccatissima per i vari squartamenti.

Però ho parlato troppo bene gia nel primo commento del gioco. È ora di fare i cattivi.
Iniziamo con la spinosa questione dei DLC e della longevità generale: il gioco dura si e no 6-7 ore (finito direttamente in modalità Nefililm, che dovrebbe essere l'Hard Mode canonico) e una volta completato potrete ricompletarlo a difficoltà aggiuntiva (Son of Sparda, Dante Must Die, Heaven and Hell e la diabolica Hell and Hell). Stop. Niente di più niente di meno. Molto ma molto deludente sotto questo punto di vista. Naturalmente ci saranno in futuro tonnellate di DLC (a pagamento) con cui ampliare l'esperienza di gioco. N'zomma, facciamo uscire un gioco palesemente incompleto e a prezzo pieno per poi fare altri soldi coi DLC. Ma non è un problema di DmC: ormai il mondo videoludico è così, amen. Farei l'azzardato paragone con Batman: Arkham City (entrambi action senza componente online), che dona una longevità estremamente superiore anche senza i canonici DLC.
Parliamo di storia? Parliamo di storia! Ecco un breve riassunto dialogato e spoileroso degli avvenimenti di DmC.
Dante: faccio sesso occasionale tutto il giorno e mi piace.
Arrivano i demoni.
Dante: no ya, sto facendo il mio sesso occasionale giornaliero.
Arriva una tizia fantasma, Cat.
Cat: Dante, smettila di fare sesso occasionale e ammazza i demoni. Stanno venendo a ucciderti.
Dante: Non voglio, sto avendo il mio sesso occasionale.
Cat: Muoviti.
Dante: Ok.
BOOM! PUSH! KABOOM! ZABOOM!
Il demone è ucciso.
Cat: io non sono un fantasma, tu ti trovi in una dimensione parallela blablabla dobbiamo ammazzare Mundus il capo dei demoni blablabla vieni con me blablabla
Dante: Ok.
Arrivano alla base dei Demonbusters.
Tizio: Dante, non ti ricordi di me?
Dante: No.
Tizio: Seguimi in questo casolare diroccato.
Dante: Io voglio il mio sesso occasionale.
Tizio: Muoviti.
Dante: Ok.
BOOM! PUSH! KABOOM! ZABOOM! FLASHBACKSSS!
Dante: Ma allora tu sei...MIO FRATELLO VERGIL!
Vergil: Si Dante, ammazziamo i demoni come due bravi fratelli! Salviamo il mondo.
Dante: io ho sempre vissuto pensando a me stesso e non me ne è mai importato nulla di nessuno.
Vergil e Cat: E dai Dante, aiutaci.
Dante: Ok.
Vergil: Cat, tu accompagnerai Dante nella dimensione parallela e gli farai ammazzare tutti i demoni. Io rimango nella base a non fare una beneamata sega.
Cat: Ok.
Dante: Ok.
Varie missioni, squartamenti di demoni. Arriva un boss.
Boss: Dante, piscerò sul tuo collo è ti cacherò addosso. Ti strapperò le braccia e le gambe, le masticherò e te le vomiterò su quella patetica faccia (ndr: sono i dialoghi reali del gioco).
Varie missioni, squartamenti di demoni. Dante e Vergil rapiscono la donna del boss cattivissimo, che porta in grembo suo figlio. Il boss cattivissimo rapisce Cat e quindi fanno uno scambio. Vergil ammazza la donna del boss cattivissimo durante lo scambio di ostaggi. I tizi del boss cattivissimo, agenti SWAT armati fino ai denti, sparano a caso e si fanno ammazzare uno dopo l'altro da Vergil armato di fucile mitragliatore (?).
Boss cattivissimo: mannaggia Zeus, ora sono incazzato.
Boss cattivissimo diventa Boss Incazzato.
Vergil: ora ammazziamo il Boss Incazzato e facciamo finire questo gioco dopo appena 4-5 ore!
Dante: Ok.
Squartamenti, esplosioni, inseguimenti, demoni e roba così.
Vergil: attiva la porta per il Boss Incazzato, io ti aspetto qui.
Dante: Ok.
Boss Incazzato: tu hai ucciso mia moglie e mio figlio.
Dante: è stata vendetta.
Boss Incazzato: allora sei proprio uno stronzo! (ndr: sono i dialoghi reali del gioco).
Boom. Il Boss Incazzato diventa gigante, distrugge la città e si fa distruggere da Dante, mentre Vergil si rende nuovamente inutile.
La città è distrutta. Cat, Dante e Vergil osservano le macerie. Il mondo alternativo è collassato e ora i demoni vivono tra gli umani.
(ndr: tenetevi forte, la parte finale la lascio così come viene nel gioco, senza fare umorismo).
Vergil: Ora dobbiamo governare.
Dante: Cosa?
Vergil: Dobbiamo governare gli umani, i nostri sudditi.
Dante: Io non ho ucciso il Boss Incazzato affinché tu prendessi il tuo posto.
Vergil: Unisciti a me, Dante.
Dante: Ok...cioè, No!
Combattimento tra Dante e Vergil.
Dante vince. Cat si mette in mezzo e Vergil viene risparmiato.
Fine.

Tralasciando la storia di bassissima qualità e spessore (non è un problema per me, parliamo di Devil May Cry, l'importante è affettare e ammazzare), ho trovato quantomai banale, incollato male, ridicolo e impensabile il modo in cui si apre la storica rivalità fra Vergil e Dante. TUTTI sapevamo sarebbe successo, che le lotte tra fratelli sono banali come i tradimenti in a Game of Thrones, ma qui si è raggiunti il ridicolo. Improvvisamente Vergil è cattivo.
COSA.
CAZZO.
VUOL.
DIRE.
Ma mannaggia tutti gli Dei dell'Olimpo, un tizio che scrive le storie alla Ninja Theory costava troppo? Non esiste? Chi ha partorito quest'aborto del tradimento di Vergil deve essere condannato alla sedia elettrica seduta stante.

Per il resto, ho parlato gia abbondantemente nella Flash Review. Comunque, per me, rimane un gioco di ottima fattura. Certo, si ha la sensazione di avere tra le mani qualcosa di incompleto e dannatamente poco longevo. Magari con l'uscita di una futura "Game of the Year" o "Complete" Edition comprendente tutti i DLC, DmC varrà finalmente il suo prezzo. Siamo comunque di fronte alla rinascita della saga. Gioco molto divertente comunque. Metteteci le mani se lo trovate ad un buon prezzo.

  Play > Favourite Worst Nightmare (Arctic Monkeys)  

giovedì 31 gennaio 2013

DmC - Devil May Cry (flash review)


Ho messo un po' le mani sul nuovo Devil May Cry (che pare si scriva correttamente come DmC Devil May Cry) e mi è praticamente subito venuta voglia di scrivere questo post giusto per mettere bianco su nero le mie impressioni dopo due ore e mezzo di gioco (versione PS3 of course)

Questa è una recensione di DMC Devil May Cry.
Non è vero. Ho scritto la riga di sopra giusto per avere un po' di pubblicità sui motori di ricerca. Sono cattivo. Un po' è una recensione di DMC Devil May Cry, ma più che altro è un commento. Se però vi aspettate una recensione di DMC Devil May Cry, allora, forse dovreste andare su un altro sito. Però magari leggete questo post. Appena finito il gioco, prometto di fare una recensione di DMC Devil May Cry.
Ok, basta scrivere recensione di DMC Devil May Cry.

Sarò sincero, mi aspettavo qualcosa di "meh". Ho amato il primo gioco della saga, quando Capcom, con l'obiettivo di dare una svolta action al nuovo capitolo di Resident Evil, si ritrovò ad aver partorito qualcosa di troppo diverso dal survival horror che conoscevamo. Però il risultato era così figo che si pensò di pubblicarlo ugualmente, sotto il nome di Devil May Cry. Ecco, Capcom non lo sapeva, ma aveva appena reinventato il genere dei picchiaduro a scorrimento, stavolta con ambientazioni (e che ambientazioni!) tridimensionali. Wow.

Ero contrario ad un reboot di Devil May Cry, specie dopo aver visto quel Dante. Aveva davvero senso un reboot di una serie così giovane? Premetto che ho giocato pochissimo al quarto, sarò sincero. Mi ha dato noia arrivato gia al quinto o sesto livello, non ricordo. Troppo lento per i canoni a cui ero abituato, quindi caccapupù e l'ho abbandonato. Non so quindi come sia proceduta la storia.

E sia. Pieno di incertezze, dubbi e pregiudizi gioco a questo reboot. Doppiato in italiano. Ok, non sono il tipo che critica i doppiaggi italiani a priori come fanno molti 15enni, ma, purtroppo, anche qui manca quel qualcosa in più che il doppiaggio nostrano riesce a trasmettere ad esempio in film o serie TV. È come se per i videogiochi (o l'animazione) non si riuscissero a toccare quegli apici di doppiaggio a cui siamo abituati qui in Italia. Comunque, è un buon doppiaggio. Nulla di trascendentale.

La storia (per quello che ho visto finora) è estremamente diversa dai vecchi capitoli. Qui abbiamo una sorta di cospirazione e cose così, angeli, demoni e bibite gassate. Se ci mettiamo anche un'ambientazione molto più street (che lascia però spazio a scenari sognanti ed eterei, come quelli di una particolare dimensione che sembra essere l'interno dell'anima di Dante), il titolo trasuda occidente da tutti i pori. Sembra un lavoro hollywoodiano spesso e volentieri.

Le meccaniche di gioco sono FINALMENTE ritornate frenetiche e veloci, danno davvero soddisfazione al giocatore che incatena quanti più colpi possibili ed il nuovo sistema di gioco, che permette di utilizzare una quantità assurda di armi contemporaneamente, aumenta ancora di più l'esperienza che regala il titolo Capcom. Una piccola nota: il gameplay sembra esseri ispirato, più che in un punto, a Batman: Akrham Asylum (come per l'utilizzo di diverse armi contemporaneamente premendo i dorsali, le combo con i nomi delle tecniche di lato, la presenza di un rampino, dei mostriciattoli che ricordano le dentiere del Joker...). Nulla di male comunque, il gioco è un ottimo gioco e più che altro si tratta di piccoli Deja vu.

Passiamo a Dante? Passiamo a Dante. È figo, tamarro, un po' spaccone ma, purtroppo, vuoi per un motivo o per un altro, si torna sempre a fare paragoni con il vecchio Dante. È più forte di me. The old one era estremamente più carismatico, che ci vuoi fare. Sarebbe come fare un reboot di God of War con un nuovo Kratos. I paragoni si faranno sempre, è inutile discuterne.

Comunque, concludendo, il gioco mi sta piacendo. E non poco. Cioè, non me lo aspettavo, sul serio. Il nuovo gameplay è uno spettacolo (occorre memorizzare una gran quantità di mosse e combinazioni per divertirsi sul serio) e le ambientazioni più urbane e meno baroccheggianti sono davvero ben realizzate. Good work Capcom!

Ok, forse è solo un po' troppo facile. Ho settato la difficoltà direttamente ad Hard e, tranne in un'occasione in cui ho giocato oggettivamente male, non mi sembra affatto così difficile come mi aspettavo per essere una "first run". E vabbè, siamo nel 2013, che ci vuoi fare.
Appena lo finisco ritorno con una recensione più approfondita!

  Play > Speed of Darkness (Flogging Molly)  

domenica 27 gennaio 2013

Lost - Parte Quarta

E si, siamo arrivati alla quarta parte dei post su Lost (qui prima, seconda e terza). Naturalmente, a nessuno importa. Ovviamente no, però mi piace il suono della frase "a nessuno importa". Ecco, questo a nessuno importa.

In questo post vorrei mettere tutto quello che Lost ha significato per me, oltre il semplice telefilm. Ho gia detto che è stata la mia prima serie seguita settimana per settimana, quella che mi ha avvicinato a questo mondo, all'attesa sporadica di sapere come andrà a finire, che mi ha fatto conoscere parole come cliffhanger, premiere, season finale, flash forward e altre cosine un po' più tecniche. Per la prima volta attendevo con ansia il giovedì per chiudermi quell'ora in camera ed immergermi in un mondo diverso.

Lost è stato il telefilm che mi ha fatto appassionare seriamente allo studio della filosofia. Si, sembrerà strano, ma il fatto che molti personaggi portassero nomi di filosofi (Locke, Hume, Russeau...) mi ha fatto studiare la materia con più passione, specie perché vedevo dei collegamenti che mi lasciavano sempre meravigliato. Come per lo stesso Locke, filosofo empirico per eccellenza, il personaggio che prende il suo nome nel telefilm è il primo che crede all'Isola, al fatto che ci sia qualcosa. L'uomo di Fede. A cui si contrappone l'uomo di Scienza, Jack Shepard (pastore, che dovrebbe rimandare alla religione cristiana, altro controsenso!).

Sei stagioni che sono state un enorme, lunghissimo ed appassionante viaggio nell'eterna lotta tra determinismo e libero arbitrio. Ogni due o tre puntate, un tassello va a favore di uno. Per poi stravolgere la situazione con un tassello uguale e contrario. L'aereo è caduto per un problema. No, è stato il caso, è stata colpa di Desmond. Invece no, è stato Jacob a portarli tutti, è stato lui che, nel corso di un'intera ed interminabile vita, ha portato le persone sull'Isola, di epoca in epoca, per far prendere loro il suo posto di guardiano. E alla fine, quando si pensa che sia tutto scritto, Jack, Desmond e lo stesso Locke dimostrano che il libero arbitrio esiste e gli stessi dei non possono prevedere le mosse di un singolo uomo.

Lost mi ha fatto diventare un fissato per i piccoli particolari. Mi ha reso ultracritico. Non riesco più a guardare un film/telefilm che abbia evidenti (ma nemmeno troppo) buchi di trama, regia o imprecisioni. Dopo aver passato anni ad aggrapparsi ad ogni fottuto particolare per portare avanti la tua teoria (che verrà poi demolita successivamente), ormai ho acquisito una forma mentis particolare. Grazie J.J. Abrams. Ti odio.

Vorrei davvero scrivere qui tutta la notte di Lost, ma rischierei di diventare ripetitivo, palloso e probabilmente ai pochi a cui importava di leggere questo post (per noia o per sport) passerà la voglia. Lo sproloqui sull'amor vincit omnia l'ho già fatto nella terza parte della serie di post, quindi, data l'ora, data la giornata piena di studio, data la giornata di domani che mi destabilizzerà fisicamente e dato che ho Il Silmarillion da finire, vi lascio prima del tempo con un consiglio: se volete guardare un telefilm che sia più di un telefilm, andate a colpo sicuro su Lost. Anche se andrebbe visto week for week.

  Play > Enchanted (Emilie Autumn)  

venerdì 25 gennaio 2013

Just a simple post about random stuff

Classico post casuale prima degli esami. Giusto per scrivere qualcosa in attesa del quarto post su Lost che prima o poi farò (trovate gli altri qui, qui e anche qui).

Dal 7 fino al 15 Febbraio ho tre fantastici esami. E' la prima volta che li prenoto tutti insieme in prima sessione, ma tant'è. Un po' per noia, un po' perché sennò mai avrei cominciato a studiare, stavolta ci provo, vediamo come va.
Marketing devo studiare un libro abnorme. Fortunatamente mi piace un casino. Vado di uno o due capitoli al giorno, riassumo tutto con Evernote e prima o poi inizierò a ripassare tutto per bene.
Scenari e Critica del design giusto due libri e qualche dispensa, più una presentazione su un designer a caso (io ho scelto lo studio di progettazione grafica e multimediale Cuban Council, i tizi che hanno fatto, tralaltro, il sito di Evernote, Old Spice e il logo di Facebook). Sarebbe una sorta di "design post-moderno". Materia interessante.
Architetture Effimere un cubo di legno a tema casuale. Un'installazione artistica fatta da uncubo per studente. Il prof, che mai si è presentato in classe se non 3 volte in tutto un quadrimeste, ci metterà voti altissimi, farà una foto alla composizione e la manderà a qualche rivista di design a suo nome. Lui è contento, noi abbiamo il voto e tutti siamo felici.

Passiamo a cose più allegre. Mi sono arrivati tre giorni fa il Silmarillion, il Signore degli Anelli e lo Hobbit. Innanzitutto, amo Jeff Bezos (il fondatore di Amazon). Sul serio. Se mettessimo l'Italia in mano a lui, potremmo tranquillamente adagiare il nostro pisello in testa a Germania ed eurozona in generale. Forse si, forse no, ma non ho mai visto un servizio più perfetto di Amazon. Punto.
Punto secondo, in un giorno e mezzo ho letto un terzo del Silmarillion e ho paura di finire anhe gli altri due praticamente in nulla. Comunque non è che è bello. Di più. Ad ogni pagina penso nella mia testolina "wow". Che è anche un album dei Verdena. Che sarebbe anche un bellissimo album, se non fosse pieno di una quantità assurda di tracce non tutte bellissime. Comunque il Silmarillion scassa assai.

Ho iniziato a vedere New Girl e mi sono innamorato di Zoosey Deschanel. E' troppo carinissima, ha una voce stupenda e fa delle faccine troppo pucciose. E pure il telefilm è discretamente figo. X&Y dei Coldplay, invece, è totalmente figo. Oltre che l'unico album che io stoa ascoltando ultimamente. Non è vero, ma volevo scriverlo. Il fatto che sia un album bello, invece, è vero.

Ultima news, sto imparando a cucinare, nemmeno troppo male a dirla tutta. E pulisco e lavo i piatti anche uno spettacolo. Donne, acchiappatemi prima che mi acchiappi qualcun'altra. Cucinerò per voi. E laverò i piatti. E dice Caparezza che un vero uomo dovrebbe lavare i piatti. Beh, io lo faccio.

  Play > in realtà nulla, tra poco devo andare a studiare;  

domenica 20 gennaio 2013

Mad Men (and other stuff)


Ho appena finito di vedere Mad Men. Wow. Wow. Wow.
Era da un bel po' che non mi avventuravo in una nuova serie e, naturalmente, scelgo di iniziarne una in pieno periodo d'esami. Non so, mi scarica farlo. Mi rilassa. E sono andato a colpo sicuro. Ma andiamo con ordine.

Ho iniziato a vedere Trust Me, consigliatomi dal boss dove faccio tirocinio. E in effetti per essere bello, Trust Me è bellissimo. Parla essenzialmente di uno studio pubblicitario americano e a me è piaciuto davvero un casino. L'aver scoperto che l'hanno troncata alla prima stagione, per mancanza di ascolti, mi ha abbattuto psicologicamente. E vabbe. Ricordando che un'altra serie parlasse di uno studio pubblicitario, sono andato a ripescarmela. Si trattava di questo Mad Men, ambientato però negli anni 60. Dopo i primi fiacchi e un po' pallosi episodi, mi sono letteralmente innamorato dei personaggi di questo piccolo capolavoro. Ho divorato in pochissimo tempo la prima stagione e domani credo di iniziare con la seconda.

Ma quanto è bello? Quanto è perfetto il modo in cui è ricostruito il mondo degli anni 60? Il razzismo nei confronti degli afroamericani, degli ebrei e, specialmente verso le donne è un qualcosa di assurdo se si pensa che si parla di soli sessanta anni fa. E vedere fumare tutti praticamente dovunque ti catapulta in un altro mondo. Un mondo annaffiato di alcool, doppie vite e bugie, tradimenti e apparenze. Wow. Davvero davvero stupendo.

Joan Holloway (interpretata da Christina Hendricks)
Inoltre, è una delle poche serie in cui il protagonista è il personaggio più affascinante. Mi capita difficilmente. In genere tendo ad innamorarmi di personaggi secondari, ma raramente del protagonista. Invece Donald Dreper è ad un livello superiore. Mad Men è pieno zeppo di ottimi personaggi, ma Don è qualcosa di più. Magnifico. E, in termini umani, una persona infida, orrenda e orribile. Lo adoro.

Ah si, odio Peggy. Sul serio. Sarà che l'attrice proprio non sono riuscita a farmela piacere, ma DETESTO QUELLA FOTTUTA SEGRETARIA, LA SUA ORRENDA ED INESPRESSIVA FACCIA ED IL FATTO CHE ORA SIA STATA PROMOSSA A COPYWRITER. Madò che odio. E odio il fatto che ho il presentimento che diventerà un punto centrale con le prossime stagioni. ODIO.

Menzione speciale per Joan, la segretaria più fashion che possa esistere. Quanto mi piace il suo personaggio? Mi ricorda un po' Varys o Littlefinger di Game of Thrones per alcuni aspetti. Quindi, sia per quell'aria enigmatica che mi trasmette, sia perché sembra aver capito come funziona il mondo e sia perché è rossa si merita di essere inserita nel mio post. Punto.

Mad Men è un capolavoro nel raccontare vicende umane. E non è poco.

Ho aggiustato un altro po' la grafica al blog! Devo solo ricordarmi di aggiungere il bottone per l'iscrizione ai FeedRSS (come se qualcuno volesse aggiungere questo blog nel suo Feed Reader; io ci spero sempre dai). E forse uno sfondo?
E in tutto questo, dovrei studiare. Seriamente. Non trovo la voglia. Nè alcune motivazione per farlo.
Aiuto.

  Play > Dying is your Latest Fashion (Escape the Fate)  

martedì 15 gennaio 2013

Citazioni da Studio - Parte II

Roba di Marketing. Questa materia mi piace un casino. Otto crediti comunque. Peccato ci sia solo un esame che parli del mondo reale nel nostro corso di studi.