TheMaccaBlog
Blog personale di Mario "Macca" Maccarone, classe 1991, studente di Design e graphic designer freelance. Opinioni non richieste sul mondo che mi circonda, pensieri e altra roba che mi va di scrivere. Non rileggo mai quello che scrivo.
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giovedì 31 gennaio 2013

DmC - Devil May Cry (flash review)


Ho messo un po' le mani sul nuovo Devil May Cry (che pare si scriva correttamente come DmC Devil May Cry) e mi è praticamente subito venuta voglia di scrivere questo post giusto per mettere bianco su nero le mie impressioni dopo due ore e mezzo di gioco (versione PS3 of course)

Questa è una recensione di DMC Devil May Cry.
Non è vero. Ho scritto la riga di sopra giusto per avere un po' di pubblicità sui motori di ricerca. Sono cattivo. Un po' è una recensione di DMC Devil May Cry, ma più che altro è un commento. Se però vi aspettate una recensione di DMC Devil May Cry, allora, forse dovreste andare su un altro sito. Però magari leggete questo post. Appena finito il gioco, prometto di fare una recensione di DMC Devil May Cry.
Ok, basta scrivere recensione di DMC Devil May Cry.

Sarò sincero, mi aspettavo qualcosa di "meh". Ho amato il primo gioco della saga, quando Capcom, con l'obiettivo di dare una svolta action al nuovo capitolo di Resident Evil, si ritrovò ad aver partorito qualcosa di troppo diverso dal survival horror che conoscevamo. Però il risultato era così figo che si pensò di pubblicarlo ugualmente, sotto il nome di Devil May Cry. Ecco, Capcom non lo sapeva, ma aveva appena reinventato il genere dei picchiaduro a scorrimento, stavolta con ambientazioni (e che ambientazioni!) tridimensionali. Wow.

Ero contrario ad un reboot di Devil May Cry, specie dopo aver visto quel Dante. Aveva davvero senso un reboot di una serie così giovane? Premetto che ho giocato pochissimo al quarto, sarò sincero. Mi ha dato noia arrivato gia al quinto o sesto livello, non ricordo. Troppo lento per i canoni a cui ero abituato, quindi caccapupù e l'ho abbandonato. Non so quindi come sia proceduta la storia.

E sia. Pieno di incertezze, dubbi e pregiudizi gioco a questo reboot. Doppiato in italiano. Ok, non sono il tipo che critica i doppiaggi italiani a priori come fanno molti 15enni, ma, purtroppo, anche qui manca quel qualcosa in più che il doppiaggio nostrano riesce a trasmettere ad esempio in film o serie TV. È come se per i videogiochi (o l'animazione) non si riuscissero a toccare quegli apici di doppiaggio a cui siamo abituati qui in Italia. Comunque, è un buon doppiaggio. Nulla di trascendentale.

La storia (per quello che ho visto finora) è estremamente diversa dai vecchi capitoli. Qui abbiamo una sorta di cospirazione e cose così, angeli, demoni e bibite gassate. Se ci mettiamo anche un'ambientazione molto più street (che lascia però spazio a scenari sognanti ed eterei, come quelli di una particolare dimensione che sembra essere l'interno dell'anima di Dante), il titolo trasuda occidente da tutti i pori. Sembra un lavoro hollywoodiano spesso e volentieri.

Le meccaniche di gioco sono FINALMENTE ritornate frenetiche e veloci, danno davvero soddisfazione al giocatore che incatena quanti più colpi possibili ed il nuovo sistema di gioco, che permette di utilizzare una quantità assurda di armi contemporaneamente, aumenta ancora di più l'esperienza che regala il titolo Capcom. Una piccola nota: il gameplay sembra esseri ispirato, più che in un punto, a Batman: Akrham Asylum (come per l'utilizzo di diverse armi contemporaneamente premendo i dorsali, le combo con i nomi delle tecniche di lato, la presenza di un rampino, dei mostriciattoli che ricordano le dentiere del Joker...). Nulla di male comunque, il gioco è un ottimo gioco e più che altro si tratta di piccoli Deja vu.

Passiamo a Dante? Passiamo a Dante. È figo, tamarro, un po' spaccone ma, purtroppo, vuoi per un motivo o per un altro, si torna sempre a fare paragoni con il vecchio Dante. È più forte di me. The old one era estremamente più carismatico, che ci vuoi fare. Sarebbe come fare un reboot di God of War con un nuovo Kratos. I paragoni si faranno sempre, è inutile discuterne.

Comunque, concludendo, il gioco mi sta piacendo. E non poco. Cioè, non me lo aspettavo, sul serio. Il nuovo gameplay è uno spettacolo (occorre memorizzare una gran quantità di mosse e combinazioni per divertirsi sul serio) e le ambientazioni più urbane e meno baroccheggianti sono davvero ben realizzate. Good work Capcom!

Ok, forse è solo un po' troppo facile. Ho settato la difficoltà direttamente ad Hard e, tranne in un'occasione in cui ho giocato oggettivamente male, non mi sembra affatto così difficile come mi aspettavo per essere una "first run". E vabbè, siamo nel 2013, che ci vuoi fare.
Appena lo finisco ritorno con una recensione più approfondita!

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