TheMaccaBlog
Blog personale di Mario "Macca" Maccarone, classe 1991, studente di Design e graphic designer freelance. Opinioni non richieste sul mondo che mi circonda, pensieri e altra roba che mi va di scrivere. Non rileggo mai quello che scrivo.
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sabato 20 aprile 2013

Collina Silenziosa e Rivelazioni

Devo smetterla.
Devo smetterla di avere aspettative positive prima di guardare un film. Così come è capitato per Ribelle - The Brave, è accaduta la stessa cosa per Silent Hill Revelation. Una cocente delusione.

Il primo film tratto dal videogame mi era piaciuto tantissimo: per una volta tanto l'atmosfera era quella giusta e anche la storia la apprezzai. Una serie di chicche come la presenza delle infermiere, di Pyramid Head e una splendida realizzazione della dimensione alternativa mi hanno reso felice di vedere un'azzeccatissima trasposizione cinematografica di una delle mie saghe di videogiochi preferite.

Poi, la prova del seguito, del capitolo due. Che poi ho letto che è di un altro regista che col primo non c'entra un cazzo. Questo spiega molte cose.

Sarò sincero: per i primi quindici minuti sono esploso di felicità. Heater ed il sogno del Luna Park con i conigli insanguinati, lo stesso identico vestito di Silent Hill 3, la Giostra dove avverrà il duello contro Alessa, la location del Centro Commerciale, Dhouglas l'investigatore, lo scatolo di Harry con il simbolo del savepoint...insomma, non potevo volere di più.

Poi arriva lui, direttamente dalla Barriera di Westeros, dal magico e fatato mondo di Game of Thrones: John Snow, ovvero, Kit Harington che, parafrasando un ben più noto personaggio televisivo, non mi pento di definire inadeguato ed incapace di recitare, oltrechè di tenere la bocca chiusa per due scene, regalandoci sguardi persi nel vuoto e prove di interpretazione che hanno del surreale.

Infine, tutto viaggia nel filone del "cosa cazzo sta accadendo". Ma non quello in senso buono, precisiamo, mettono, a caso, una serie di mostri, il nonno pazzo, tizi con maschere antigas, Alessa sconfitta da un abbraccio (il potere dell'ammore?) e un duello finale completamente a caso fra Pyramid Head e Claudia Wolf trasformata in una versione macabra di Edward Mani di Forbice senza Edward.


Però, giusto per non dire che critico sempre tutto e tutti, ho goduto nel vedere la fedeltà con cui hanno ricreato le atmosfere della dimensione alternativa di Silent Hill ed i suoi lugubri mostri, che, personalmente, ho sempre interpretato come esseri creati dalla mente e dai peccati/colpe dei protagonisti del gioco. Mennequin Monster su tutti (qui una wiki molto interessante che ne spiega i simbolismi), che mi ha ricordato il Gemello di Silent Hill 4.

Se facciamo finta che sia appena passata una stella cometa fuori dalla mia finestra, possiamo far finta (ancora) che io abbia appena espresso un desiderio: per un eventuale terzo capitolo, si potrebbe prendere di pari passo la storia di Silent Hill 2 riguardante il percorso di James Sunderlad per affrontare la morte della moglie? Se poi inserissero pure quella componente da horror psicologico caratterizzante la saga videoludica, sarei il bambino più felice del mondo.

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