TheMaccaBlog
Blog personale di Mario "Macca" Maccarone, classe 1991, studente di Design e graphic designer freelance. Opinioni non richieste sul mondo che mi circonda, pensieri e altra roba che mi va di scrivere. Non rileggo mai quello che scrivo.
Sapevatelo.

martedì 21 maggio 2013

Beyond, good, Evil, a line, a circle, a chair and a long hair drummer

Te lo avevo detto che R. era uno stronzo.
A. Me lo avevi detto che R. era uno stronzo.
Tutto qui?
A. Tutto qui.
Mi era mancato parlare con te. Non puoi liquidarmi così, ripetendo quello che ti ho appena detto.
A. Qualcosa mi obbliga a parlare di più?
La mia faccia triste ti sta obbligando. O almeno ci prova.
A. Poi ti lamenti che non ci vediamo così spesso.
Poi mi lamento che non ci vediamo così spesso.
A. Non vale ripetere quello che dico.
Se lo fai tu vale invece?
A. Ovvio.
Perché sei una ragazza?
A. Forse.
Nella prossima vita invertiremo i ruoli.
A. Questo giro ti è andato male, mi dispiace.
Non sono uno che porta rancore, ma so come vendicarmi se se ne presenta l'occasione.
A. R. è stato proprio uno stronzo eh?
Secondo te si può essere stronzi in maniera oggettiva? Cioè, esiste una scala, un metro di valutazione assoluto che permetta di affermare con sicurezza che R. è uno stronzo? Che so, uno stronzo di platino-iridio conservato in un museo di Parigi.
A. Ovvio che no. Essere stronzi non è una misura quantitativa, e come tale è soggetta alle più varie interpretazioni. E poi ci sono le motivazioni che spingono ad essere stronzi. Le circostanze. E naturalmente le altre persone. È come il bene ed il male. Non credo nella loro esistenza. O almeno non in quella in termini assoluti.
Credo di seguirti stavolta, sai?
A. Quindi parliamo d'altro?
Ovvio che no, mi piace la tua voce.
A. La vita non è così semplice come ci insegnano alle elementari. Non si può prendere una lavagna e fare la lista dei buoni e dei cattivi, e separarli con una bella linea bianca. O sei dentro o sei fuori, non esistono "quelli che sono buoni ma non troppo". Dante li butta nel Purgatorio, ma a lui serviva un altro capitolo per fare tutti i rimandi al numero 3 possibili ed immaginabili. La vita reale è diversa: quello che può essere "buono" per te non lo è necessariamente per un'altra persona. Prendi un qualsiasi compito di matematica. Siete nel banco tu, forte della tua stupidità ed ignoranza in materia. E poi lui, quello che la matematica la capisce. Siete diversi, vivete il compito in classe in maniera completamente diversa. Ora, se lui ti facesse copiare, starebbe facendo del bene o del male?
Secondo la morale scolastica, starebbe facendo del male a me stesso, che continuerò ad essere una capra in materia. Non dovrebbe farmi copiare per farmi del bene. Solo che se il compito mi andasse male lo odierei a morte. Dico bene?
A. Dici bene. Ora prendi quest'esempio e traslalo al mondo reale. Capirai che non esistono certezze nel descrivere il bene ed il male. Quindi anche essere uno stronzo. È la stessa cosa. Ci sono mille punti di vista diversi, e nessuno è quello "giusto" o migliore.
Un cerchio visto di lato è una linea.
A. Bella questa.
Hai mai visto il telefilm Game of Thrones?
A. Qualcosa mi dice che è il tuo turno di parlare.
È una specie di storia fantasy. Ma non come il Signore degli Anelli, dove ci sta il mondo dei buoni contro quello del cattivo. Qui è diverso. È una storia di persone, dei loro rapporti umani e dei loro problemi. È una storia di storie. Tutto ruota intorno al Trono, a quella sedia che dona potere. C'è chi rincorre quest'ultimo, chi cerca l'approvazione del padre, chi quella del mondo intero, chi i propri sogni o quelli che il destino gli ha appioppato. Non esiste un protagonista, ma diversi punti di vista che si mescolano fra di loro. Così come non c'è un cattivo o un buono. Ognuno ha il proprio background, le proprie motivazioni ed obiettivi, le proprie vendette e rivincite. Che poi leggo pure i libri, e li questo fatto spicca ancora di più. Personaggi che credevo gli stronzi della situazione li ho poi amati alla follia, compresi e a volte compatiti.
A. Un cerchio visto di lato è una linea?
Mi hai ascoltato almeno?
A. Che ne pensi di Tallulah?
La ragazza di quella canzone dei Sonata, vero?
A. Si.
Chi lo sa...noi conosciamo solo il punto di vista di Toni Kakko. Non sappiamo nulla su Tallulah. Magari amava realmente il batterista capellone della band. O forse no. Troppe incognite.
A. Pensi che Tallulah sia una stronza?
Non credo.
A. Pensi ancora che R. sia uno stronzo?
Tu
A. Forse non più.
Forse non più. Ho voglia di ascoltare Tallulah.
A. Anche io.
Shooting stars è una parola bellissima.
A. Vero.

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