TheMaccaBlog
Blog personale di Mario "Macca" Maccarone, classe 1991, studente di Design e graphic designer freelance. Opinioni non richieste sul mondo che mi circonda, pensieri e altra roba che mi va di scrivere. Non rileggo mai quello che scrivo.
Sapevatelo.

martedì 11 giugno 2013

The House of Black and White

Sai giocare a scacchi?
N. No, non ho mai imparato. Ma so giocare a dama. Gli scacchi mi stanno antipatici, troppa differenza fra una pedina e l'altra. Cosa sono queste distinzioni sociali?
E tu credi davvero che le pedine della dama siano uguali fra di loro?
N. A parte il colore, si.
E allora le pedine che stanno indietro sono uguali a quelle che stanno davanti? Non ci hai mai fatto caso che queste ultime sono solo carne da macello? Preparano il terreno affinché chi sta dietro possa uccidere a sua volta le pedine nemiche, attraversare il campo di battaglia e diventare grosso il doppio. Bel modo di essere uguali questo.
N. Chi arriva dall'altra parte e diventa dama l'ha fatto grazie ad una strategia...
Che sacrifica innumerevoli persone affinché una diventi più forte delle altre. Affinché diventi re.
N. Gli scacchi sono diversi? Non si mangiano anche li i pezzi? Risparmiati questi discorsi.
Ma almeno negli scacchi avviene tutto alla luce del sole, senza ipocrisie o finti ideali di uguaglianza. I pezzi non sono uguali fra di loro, hanno caratteristiche diverse, potenzialità e debolezze proprie. E il Re è dichiaratamente e sfacciatamente il pezzo più importante, nessuno può dire il contrario. Possono morire decine di pedine ed il gioco va avanti. Se muore il Re, la partita finisce. Anche se un pedone riesce a completare il giro della scacchiera ed arrivare dall'altra parte, anche se diventa una scintillante Regina Nera, non sarà mai più importante del Re nè uguale ad esso, per nulla. Paradossalmente il Re è il pezzo più debole del gioco. E lo sai qual è la cosa bella? Due Re non riusciranno mai a mangiarsi fra di loro. Nessuno di loro due potrebbe prevalere in un uno contro uno, sarebbe un'assurda parità, un giro infinito di mosse.
Preferisco gli scacchi perché sono gioco brutale, fatto di battaglie e sacrifici. Un gioco che però sa premiare chi merita. Un gioco dove non esiste la fortuna. Un gioco che in un certo senso rispecchia la realtà.
N. Se rispecchiasse la realtà non c'era bisogno di chiamarlo "gioco".
Ho detto "in un certo senso".

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