TheMaccaBlog
Blog personale di Mario "Macca" Maccarone, classe 1991, studente di Design e graphic designer freelance. Opinioni non richieste sul mondo che mi circonda, pensieri e altra roba che mi va di scrivere. Non rileggo mai quello che scrivo.
Sapevatelo.

martedì 25 dicembre 2012

Christmas Melancholia

E anche quest'anno è arrivato e passato il Natale. Uno dei meno belli della mia vita, causa mal di dente (molare in basso a sinistra), colpi di freddo e botta finale con la febbre che mi ha tenuto a letto tutto il giorno facendomi allegramente saltare il pranzone natalizio. Yay.

Comunque, quest'anno lo spirito natalizio non l'ho sentito nemmeno per sbaglio. È una cosa tristissima...a me piace l'atmosfera di Natale.

Ieri ho visto in compagnia Melancholia. E niente. Orrendo. Senza senso. Senza storia. Scene a caso come se piovesse. E secondo la critica è un ottimo film. COSA.

Comunque, mi sento psicologicamente pronto per provare a leggere Il Signore degli Anelli. Domani faccio l'ordine su Amazon, insieme a Lo Hobbit e Il Silmarillion.

Una menzione a mio fratello che mi ha regalato Origin of Simmetry dei Muse e un buono per comprarmi una loro maglia appena la trovo.

venerdì 21 dicembre 2012

Christmas Break

Sono iniziate, finalmente, le vacanze di Natale. Finalmente relax e niente sveglia alle 7 di mattina ogni santo giorno. E niente, volevo un piccolo break per rilassarmi e non fare un emerito cazzo, oltre che per iniziare un piccolo progetto personale, si vedrà.

Come priorità, devo accelerare assolutamente la lettura di a Song of Ice and Fire. Ho preso troppe pause derivanti da impegni, università, lavoro o per presa di posizione contro alcune crudeltà dell'autore. Più che altro, ho un migliaio di libri da leggere e non voglio fossilizzarmi troppo su questo.

Intanto ieri ho visto Lo Hobbit e, wow, mi è piaciuto tantissimo. Un film leggero, coi toni di una fiaba e mai sottotono per quasi tre ore di proiezione. Non ho fatto i salti di gioia per Il Signore degli Anelli, ma questo film mi ha sorpreso. E comunque, colori così vividi ed accesi non li ho mai visti. Così come barbe e parrucche, estremamente realistiche per tutti e 13 i nani. Alcune perplessità su alcuni aspetti, ma è un film da lo rivedrei volentieri.

Ah, oggi doveva finire il mondo. Mancano ancora sei ore al 22 Dicembre, magari succederà qualcosa.

giovedì 20 dicembre 2012

Last Night on Earth

Se domani il mondo finisse sul serio.
Se questa fosse l'ultima sera.
Se rimanessero davvero solo poche ore,
Sei felice di come è andata la tua vita?

martedì 18 dicembre 2012

#Benigni - la più bella del mondo

Ok, commento del giorno dopo sullo show di Benigni sulla Costituzione Italiana. Purtroppo (o per fortuna?) mi sono perso la prima mezzora di trasmissione (causa Tekken), ma spulciando il web, sembra che abbia continuato a far ironia su Berlusconi. Che culo direi. L'ultima apparizione nello spettacolo di Fiorello era stata orrenda a causa dell'uscita di scena dell'ex premier, ed ora sembra che B. sia tornato apposta per ridare alle battute di Benigni il beneficio dell'attualità.

Ho iniziato a vedere seriamente la trasmissione appena ha iniziato a leggere il primo articolo della nostra Costituzione. Gia mi ero programmato di seguire la trasmissione in contemporanea TV e Twitter, ma qualcosa non è andato. O meglio: qualcosa è andato troppo bene. Un magnifico Roberto Benigni ipnotico, che ha fatto passare intere ore praticamente senza accorgersene. Quando è finito lo spettacolo, non credevo fosse davvero passato tutto quel tempo. I minuti sono come volati.

Sarà che non mi sono mai soffermato più di tanto sulla Costituzione Italiana, ma dalle parole di Benigni essa sembrava sembra davvero meravigliosa, perfetta e virtualmente capace di tirarci fuori da ogni tipo di problema. Non avevo mai riflettuto su questa cosa.

Ho adorato la frecciatina alla Chiesa, quando è stato detto che Chiesa e Politica sono due cose diverse, che devono essere staccate tra di loro e che quando il Vaticano scende in campo politico, è come se stesse usando Dio come oggetto/mezzo per perseguire i suoi scopi. Personalmente, mi sarebbe piaciuto un qualcosa di più anticlericale, ma Rai Uno è Rai Uno. Poi vabbè, sarebbe stato bellissimo.

Toni mantenuti, supportati da parole forti quando serviva (Noi viviamo sulle spalle dei nostri figli). E di nuovo un Benigni trascinante, ipnotico, magistrale nella scelta delle parole e dei movimenti. Staccare gli occhi dalla TV, ieri sera, è stato praticamente impossibile.

Vorrei solo che questi appuntamenti televisivi fossero appena più frequenti, e non dover aspettare il Fiorello o il Benigni di turno per godersi un po' di buona TV.

ps: esattamente il 17 Dicembre del 1997, quindici anni fa, usciva nelle sale italiane La Vita è Bella. Non mi soffermo sul film (fottuto capolavoro, unica pellicola capace di affrontare l'Olocausto in quel modo), ma è stato quasi commovente vedere Benigni cantare la canzone scelta come colonna sonora alla fine del programma. Epico.

[GRAPHIC STUFF] - Is it possible to fall in love with a Butterfly?

Is it possible to fall in love with a Butterfly?
E niente, ci sta questa frase che lessi su Facebook qualche settimana fa, non mi ricordo su quale fan page (una di qualche artista sicuramente, forse un fotografo, ma non ne sono sicuro) e mi prese moltissimo, non so per quale motivo. La salvai praticamente all'istante su un taccuino Evernote e ci ho lavorato sporadicamente ogni tanto. Stamattina ho approfittato di un momento libero per terminare il lavoro.

Essenzialmente è un esercizio (nemmeno venuto troppo bene comunque). Una foto, un miscuglio di layer in Photoshop (tra cui la copertina di The Resistance dei Muse e Mylo Xyloto dei Coldplay) e una composizione tipografica con Illustrator. Bon, forse potevo fare sicuramente di più, ma non ne avevo voglia di applicarmi troppo su questa cosa.

Comunque, non è escluso che ci tornerò in futuro. La frase mi piace maledettamente.
 




domenica 16 dicembre 2012

About: 21 Dicembre 2012

Ok, non riesco a prendere sonno e mi sento in vena di scrivere. L'argomento è il ventundodiciduemilaedodici.

Partiamo dal fatto che, più che fine del mondo inteso come catastrofe, esplosioni tremende o Armageddon, vedo la data di venerdì come una fine teorica di qualcosa. La conclusione di un'epoca, di un modo di vivere, di una vera e propria era. Ma non la interpreto come una cosa negativa, anzi. La fine di qualcosa coincide sempre con l'inizio di qualcos'altro. La fine della settimana, con la domenica, indica l'inizio di un nuovo ciclo di sette giorni. Non migliore o peggiore. Semplicemente diverso.

Ecco, io credo che quel giorno accadrà qualcosa del genere. O magari è già accaduto. O dovrà accadere. Teniamo il 21 come data simbolica della fine di un'epoca e dell'inizio di un'altra. Che poi, per quanto mi riguarda, un cambiamento epocale è avvenuto con la nascita dei Social Network o con la diffusione degli Smartphone. O semplicemente con l'avvento della tanto discussa crisi (su cui avrei davvero tantissimo da scrivere). Insomma, cambiamenti negli ultimi tempi ce ne sono stati davvero tanti. Troppi forse. Non esiste epoca umana che ha visto più evoluzioni di quante ne abbiamo viste noi dagli anni 90 ad oggi. È un qualcosa di assurdo.

E allora si, aspettiamo questo fatidico venerdì, alziamo gli sguardi al cielo quella notte, guardiamo le stelle e speriamo che un cambiamento avvenga, magari in noi stessi. Mi risparmio sermoni, frasi alla Fabio Volo o retorica inutile. Ma in fondo quello che spero accada è che il 21 ci sia una frattura, una grande linea rossa che separi nettamente il prima con il dopo. Non so in cosa o in chi, ma ci spero. Fondamentalmente è speranza. È questa la cosa che vorrei il 21. Speranza per tante, troppe cose forse.

È da tanto che mi immagino come avrei passato la notte del 20 e la giornata del 21 e sicuramente non avverrà nei modi in cui avevo dipinto la scena. In fondo non ci ho mai sperato realmente. Diciamo è stata solo una fantasia legata a troppe cose. O perchè il 21 Dicembre, fino ad un anno fa, lo vedevo come qualcosa di grande e potente. Di inarrivabile.

Poi vabbè, una parte di me crede che in fondo i Maya non si sbagliassero e che il 21 possa accadere realmente qualcosa. Ma in fondo a pensare (o sperare?) ciò è la mia parte sognatrice, che crede in tantissime cose che non si possono nè vedere nè tantomento spiegare.

Comunque, buon 21 Dicembre a tutti. Che quella data possa significare qualcosa per voi. E mi auguro che lo aspettiate con le persone giuste. Probabilmente non accadrà nulla. Ma sarà una sera piena di magia e di atmosfera particolare. Di quelle che non sentiremo più per tanto tempo.

Ultima Domenica prima del Botto

Esatto, come potete leggere dal suadente titolo, questa dovrebbe essere l'ultima domenica che ci aspetta prima del tanto atteso ventundodiciduemilaedodici. E niente, forse tornerò in questi giorni a scrivere di cosa io pensi riguardo tale data funesta.
Questo post è solo un aggiornamento, nulla di più (mi piace scrivere, bon, ma di fatto non ho nulla di cui scrivere; fatemi qualche domanda sul mio profilo di ask.fm che trovate in questa pagina, così magari mi tengo in allenamento).

Settimana scorsa ho chiuso la prova intercorso di Scenari e Critica del Design, che verteva più o meno su TUTTO il programma. Ergo, durante le feste inizio a leggere un po' di Marketing, così, per sport. Con gli orari di quest'anno non mi sembra nemmeno di essere uno studente.

A proposito di leggere, sto divorando a Storm of Swords, terzo libro delle Cronache di Martin (a Game of Thrones per i comuni mortali). La cosa bella è che ho passato mesi ad averlo sullo scaffale, leggendo si e no una decina di pagine al giorno. Ora ne passo le centinaia tranquillamente (è scritto in piccolo, dannatamente piccolo). Sono contento di averlo preso in lingua originale comunque, la mia abilità di lettura dell'inglese ringrazia tantissimo.

Le fasi di depressione da sto buttando la mia vita in questo buco di città stanno passando finalmente.

Ah, ed è quasi Natale. A parte il fatto che quest'anno sembra essere di moda il blu per le lucine natalizie, questa volta lo spirito di Natale non mi ha toccato nemmeno per sbaglio. Davvero. Che cosa triste. E in tutto questo non ho ascoltato nemmeno mezza volta una canzone di Natale. Dovrei rimediare.

martedì 11 dicembre 2012

MUSE - The 2nd Law || Recensione

Ok, probabilmente ci ho messo davvero troppo tempo a scrivere questa recensione. L'album è uscito qualche mesetto fa e, tra impegni e voglia di ascoltarmelo davvero tante volte, probabilmente ho accumulato un ritardo bello grosso. Cerco di farmi perdonare, condividendo al mondo cosa ne penso dell'ultimo album dei Muse e della band stessa (della serie: a nessuno importa).

E niente, aspettavo questo album da tantissimo tempo. Ho conosciuto i Muse per la prima volta durante il mese di Luglio del 2010 (estate della Maturità), quando una sera dovevo andare a sentirmi con amici una cover band dei Muse (che tralaltro vado a rivedere volentieri venerdì) ed io, all'oscuro di questa band se non per pezzi come Time is Running Out, decido di mettere in play qualcosa. Mi piacciono giusto un po', ma non li trovo per nulla eccezionali. Quella sera la band non la caghiamo nemmeno per sbaglio, rimanendo tutto il tempo fuori a cazzeggiare. Poi, qualche mesetto dopo, ci riprovo, un po' per noia un po' per caso e mi innamoro di Origin of Simmetry. Poi di Absolution. E poi praticamente di ogni cosa prodotta dalla band di Bellamy. Escluso Hullabaloo Soundtracks. Quello davvero non l'ho mai capito.
Poi improvvisamente comincio a suonare il basso e ci vado giù di brutto con sta band. I riff di Wolstenholme sono la vera colonna portante di alcuni miei pezzi preferiti. Di nuovo periodo Muse.
Poi leggo 1984 di Orwell e scopro che praticamente buona parte di The Resistance è stata scritta su quel libro. Inoltre The Resistance stessa ha una linea di basso tremendamente awesome. Ricado nel tunnel. Di nuovo.
Sono in facoltà, ormai il secondo anno sta per finire e, più che corsi, facciamo ormai correzione dei progetti. In attesa, vado su Twitter. Eccolo li. Un link per il sito dei Muse. Un nuovo album in arrivo a Settembre. Volevo urlare di gioia come una tredicenne.
Poi il resto è storia. Appaiono prima Survival. Poi Unsunstainable. E poi Madness. Infine, l'album. Analizziamo track by track. E poi passiamo alle considerazioni generali.

Supremacy
Potenza. Potenza. Potenza. Questa canzone esprime potenza dall'inizio alla fine. Semplicemente energica come pochi lavori dei Muse, con quell'acuto da orgasmo sul "your supremacyyyyyyyyyyyyy". Per il resto, la linea vocale non mi convince più di tanto. Sarà che adoro Bellamy su altre tonalità, ma qui sembra abbia voluto un po' strafare (e non sarà la prima volta che dirò questa parola, avvertiti).

Madness
Ok, fermiamoci un attimo. Al primo ascolto (con quel magnifico video tipografico su YouTube; vedetelo, è una cosa bellissima) sono rimasto molto "wtf". Davvero, non mi convinceva affatto. Ma è una di quelle canzoni che ti entrano in testa. Cominci a canticchiare "mad mad mad..." mentre guidi, pensi, cammini o parli con altre persone. Una dichiarazione d'amore in puro stile Muse, che esplode nella parte finale ("I NEED TO LOOOOOOOOOOOOOVE").

Panic Station
Non so dire il perché, ma questa canzone la vedo come una sorta di seguito spirituale di Undisclosed Desire. Sarà il ritmo estremamente ballabile, il basso semplice ma cazzuto, la voce perfetta di Bellamy o altro, ma, oddio, è una delle mie canzoni preferite di The 2nd Law.

Prelude + Survival
Un'altra pausa. Lasciamo stare Prelude, bellissima, poetica e perfetta nei suoi 57 secondi.
Ma Survival. Ditemi a quale band verrebbe in mente di andare ai Giochi Olimpici e suonare come inno ufficiale qualcosa come Survival. A parte il testo, perfetto per il tema, a livello musicale non mi ha mai convinto più di tanto. Sembra che i Muse abbiano voluto davvero strafare eccessivamente stavolta. Cori maschili, femminili, acuti acutissimi, casino, rumore, chitarre ultradistorte e un ritmo via via più crescente. Il risultato finale è un qualcosa di "troppo". Mi sembra quasi come se abbiano voluto riprendere quello stile sporco che caratterizzava brani come Hyper Music unendolo a quante più cose fosse umanamente possibile mettere insieme in 4 minuti di canzone.

Follow Me
Ok, ci sta il battito del figlioletto registrato con l'iPhone. Una cosa che fa tanto figo. Le strofe mi sembrano troppo anonime, così come il testo. Il ritornello si salva. Davvero bello.
Peccato per quei dannati synth che non prendano mai il sopravvento. E non so perché mi ricordano abbastanza quelli di Blyss.

Animals
Bella da ascoltare e cantare. Una buona canzone, ma nulla di che. Un po' anonima.
Ok, non ha comunicato nulla, sia a livello di testo che musicale. Contenti?

Explorers
La adoro. Mi ricorda vagamente alcune atmosfere di Absolution.
Un'inizio che sembra molto una dolcissima ninna nanna, aiutata da quello che forse è uno dei testi più riusciti dell'album. Certo, il ritornello è di una banalità allucinante ("free me from this world. I don't belong here"), ma questa traccia mi piace davvero tantissimo.

Big Freeze
Una delle migliori canzoni dell'album. Mi piace anche il contrasto tra testo e musica. Nonostante il primo io lo interpreti in maniera abbastanza triste, l'averlo accompagnato ad una melodia diametralmente opposta me lo fa vedere più come speranza che come rassegnazione. Forse unicamente i cori nel ritornello li avrei evitati. Ecco, si potevano benissimo evitare.

Save Me
Il primo dei due pezzi scritti e cantati da Chris Wolstenholme, il bassista della band (io adoro quest'uomo, credo si sia capito. In caso contrario, adesso lo sapete). Entrambi, comunque, non riesco a non associarli ai Dream Theater. Non so il perché, è così e basta. Questo brano, comunque, è buono, ma nulla di trascendentale. La voce di Chris è carinissima.

Liquid State
Sorpreso. Davvero sorpreso. Uno dei pezzi migliori dell'album. NON SONO I MUSE, ma qualcosa di completamente diverso, estremamente diverso. Nonostante tutto, il ritmo incalzante mi piace, così come il cantato di Chris, stavolta davvero azzeccato. Se creasse un proprio progetto parallelo ai Muse potrebbe non essere una cosa così malvagia.

The 2nd Law: Unsunstainable
Ok. Eccoci arrivati al pezzo dubstep di ispirazione Skrillexiana. Essenzialmente una sperimentazione del gruppo, che ha voluto creare un pezzo dubstep senza di fatto utilizzare gli strumenti convenzionali per un pezzo dubstep. Comunque, non mi dispiace affatto la scelta di una tematica green. Almeno, per una volta, viene affrontata in maniera diversa. E i cori di Bellamy a due minuti e venti, uniti all'atmosfera apocalittica dei synth, sono un qualcosa di meraviglioso,

The 2nd Law: Isolated System
Un pezzo strumentale carino per chiudere l'album. Forse non se ne sentiva il bisogno.
Ok, nemmeno questo mi è piaciuto. Per nulla.

Tirando le somme finali, The 2nd Law è un album dei Muse che non suona come un album dei Muse. Qualcosa di diverso, ricercato, che viene penalizzato da due aspetti: il primo è sicuramente la voglia di strafare, osare più di quanto non fosse necessario, ricercare sonorità troppo contrastanti ed innaturali.
L'altro punto è il passato di questa band. Troppe aspettative di un ritorno alle origini e troppa nostalgia dei primi immensi lavori.
In ultima analisi, a me è piaciuto. Certo, non è sicuramente il migliore lavoro dei Muse e, probabilmente mi capiterà poche volte di andare a cercarmi la canzone X o Y di questo album per andare a sentirla, tranne per poche eccezioni.

ps: la copertina.
COME.
CAZZO.
SI.
FA.
Avete tirato fuori delle fottute copertine SPETTACOLARI in tutta la vostra carriera, estremamente curate, belle ed estremamente curate. E ora ve ne uscite con questo copia - incolla di una foto dell'Human Connectome Project. Va bene il significato e blablabla, ma è O-R-R-E-N-D-A. Se dovessi giudicare quest'album dalla copertina, probabilmente avrei scritto un post altrettanto lungo solo per tirare una quantità oscena di offese a chi ha avuto la brillante idea di proporre questo schifo
Ero seriamente tentato di mettere un fottuto unicorno come immagine del post.
ps2: dopo essermi perso il concerto di Pesaro (grazie biglietteria di Caserta. Ti odio) vado a godermi i Muse il 6 Luglio a Roma. In periodo di ultimi esami e probabile laurea, hanno scelto un sabato per lo show. Li amo.

venerdì 7 dicembre 2012

A Sangue Freddo

E niente. Ho provato tantissime volte ad ascoltare Il Teatro degli Orrori, album per album, poi a casaccio. Nulla, non mi sono mai piaciuti più di tanto. Poi, improvvisamente, metto in Play il CD A Sangue Freddo e i testi non è che mi colpiscono. Sono distruttivi. Dannatamente scritti bene. Il tipo di lyrics che ti entrano dentro, colpo dopo colpo. E si, anche musicalmente lo sto apprezzando sto gruppo. Cioè, nemmeno così tanto in effetti. Essenzialmente mi piace la voce di Capovilla. Il resto non troppo.

Oggi dovevo andare a Napoli ad una Mostra sui lavori svolti da noi studenti in ambito di un esame di grafica. E vaffanculo al mondo intero, tra treni in super ritardo e l'impossibilità di trovare una cristo di biglietteria mi hanno spinto a rinunciare a questa esperienza. Fanculo, ci tenevo. Vaffanculo. Credo sia il Karma. Mi sta punendo non so per che cosa, tutto all'improvviso. No eh, grazie comunque.

Ho deciso comunque di tenere un blog offline sul mio Evernote. Magari un giorno caricherò qualcosa. Magari su un blog sperduto e non pubblicizzato. O nulla. Boh.

martedì 4 dicembre 2012

TheWalkingDead 03x08 - Commentone



Che questa terza stagione di The Walking Dead fosse la migliore di sempre, l'ho ripetuto in qualche paio di post fa. Sono successe milioni di cose, con un ritmo (grazie a Dio) veloce e lontano anni luce dall'angosciante parte della Fattoria (angosciante come può esserlo il sapere di buttare 40 minuti della propria vita a vedere persone che parlano e parlano e parlano). E, prima della pausa invernale, ci tocca il fatidico mid-season finale.
Che fa schifo.
L'episodio più orrendo di questa incredibile terza stagione. No, sul serio, fa cagare. È un aborto. Succedono TROPPE COSE nello stesso episodio, che alla fine lascia un fortissimo senso di vuoto, visto che nessuna scena viene analizzata e sviluppata in maniera sufficiente. In ordine sparso, succede che:
  • Un gruppo di survivors entra nella prigione (speravo fosse un flashback su Michonne comunque. Ci ho sperato fino alla fine).
  • Baffetto ci prova con le due tizie in prigione (cose a caso).
  • Carl diventa il Leader, degno figlio di Rick. Peccato che abbia troppo la faccia da bravo ragazzo. E TOGLITI QUEL RIDICOLO CAPPELLO MANNAGGIA IL DEMONIO.
  • Rick e co. trovano la città del Governor presidiata come se fosse tempo di guerra.
  • Entrano senza problemi da un'entrata laterale (MA COME CAZZO SI FA. NON. HA. SENSO.)
  • Glenn e Meggie (<3) si ricongiungono, ma non c'è un minimo di parte commovente. Eccheccazzo, zombie si, ma sono troppo carini. Date loro un 5 minuti, per favore,
  • Nella cittadina scoppia la guerra.
  • I cittadini sono estremamente abili nel non ferire/ammazzare nessuno del gruppo di Rick, tranne il nero inutile appena entrato nel team.
  • Andrea prende una pistola e spara a caso.
  • Glenn e Meggie vengono recuperati. SENZA. ALCUN. FOTTUTO. PROBLEMA.
  • Merle cazzeggia, non è nemmeno l'ombra del villain che dovrebbe essere.
  • Michonne vuole ammazzare il Governor. Così, senza ragione valida.
  • Scena del Governor con figlia e teste nel vetro.
  • Michonne ammazza la figlia del Governor, rompe tutto e fa fare conoscenza all'occhio dell'uomo con un attraente pezzo di vetro.
  • Andrea appare e non fa un cazzo.
  • Rick e co. scappano senza troppi problemi.
  • Merle e fratellino vengono catturati.
  • Il Governor ci degna di uno dei discorsi motivatori più demotivanti che si siano mai visti in un serial.
  • Andrea continua a non fare un cazzo.
  • Michonne torna indisturbata al gruppo di Nick, senza alcun problema di sorta. Si becca solo una semplice ramanzina. Naturalmente, lei non risponde nemmeno per sbaglio.
  • Dove sta il supermegaincredibile cliffhanger di fine episodio? Sono io che sono abituato a Lost o stavolta, effettivamente, l'effetto "ora che cazzo succederà?" non l'ho sentito proprio?
No seriamente, che schifo è? E per favore, va bene l'aura di mistero di Michonne, ma PORCA PUTTANA FATELA PARLARE OGNI TANTO, e non grugnire come una ritardata armata di Katana. Mi chiedo se la Pantera Nera abbia facoltà mentali o sia semplicemente un Cyborg di colore con spada.
Una stagione che, fino alla morte di Lori è un fottuto capolavoro. Poi è crollata, episodio dopo episodio. Certo, mantenere quel ritmo e tensione era impossibile, ma in un finale con queste premesse, uno si spetterebbe qualcosa di meglio.
E uccidete Andrea.
E date spazio a Glenn e Meggie. O anche solo a lei. Andrebbe benissimo.

domenica 2 dicembre 2012

about: Distanza+Vicinanza

Nonostante ogni superamento delle distanze, la vicinanza di ciò che è continua a mancare.

E niente. Avevo promesso nell'ultimo post di dare un significato a questa frase o, almeno, una mia interpretazione. Non proprio promesso, ma vabbè, mi sono accorto di avere una media di 20 visite a post, quindi, probabilmente, qualcuno vuole leggere quello che ho da dire di tanto in tanto. E questo mi fa stare bene.
Premettendo che sono le 05:42 proprio ora e, sicuramente, ne avrò almeno fino alle 06:00 o qualcosa in più. Dopo 2 the, un caffè e una serata divertentissima, non riesco ad avere sonno. Quindi scrivo. Amen.

Torniamo all'argomento principale.
Siamo nel 2012 e, Maya permettendo, potremmo arrivare al 2013. Le distanze si sono accorciate terribilmente, ma non la vicinanza. È facile parlare ed interagire con likes, retweet ed sms via Whatsapp. Ma basta? Non credo che tutto ciò ci renda più vicini, anzi. Forse ci allontana. Un rapporto che corre tra le onde di un router, che prosegue tortuosamente attraverso chilometri di cavi, non riesco a percepirlo come un vero rapporto. Manca quella cosa fondamentale tipica dell'amicizia o dell'amore, che mi piace chiamare calore umano. Forse solo l'odio è l'unico sentimemto in grado di manifestarsi allo stesso modo sia online che offline.
Le persone con le quali esco la sera sono, su Facebook, quelle con cui chatto di meno. Non saprei dirne il motivo, ma mi sembra stupido farlo con loro.

Così come, personalmente, non riuscirei mai e poi mai stringere un rapporto d'amore online a distanza, sarebbe una cosa fintissima, basata su pochi incontri saltuari dove, per forza di cose, è impossibile vedere il vero io dell'altra persona. Se mi vedo una volta al mese con X, sicuramente le mostrerò di me quello che voglio mostrarle. Lei farà lo stesso. Fingere a piccole dosi è facilissimo. Quando ci si vede più spesso, diventa più difficile. Cadono le barriere e, poof, vedo come sei realmente. Lo stesso vale per me.

Sono un impallinato della tecnologia, frequento milioni di social network, compro e leggo Wired ogni mese e reputo Internet la più grande rivoluzione dell'epoca contemporanea. Ma preferisco, alla mancanza di distanza, la vicinanza. O forse sono attirato da cose che online una persona non può mostrare. O perchè mi piace passare notti intere in macchina a parlare di ogni minima stronzata venga in mente.

Ps: stanotte mi sono addormentato, ma ho ripreso a scrivere stamattina appena sveglio. Notte e mattino sono i momenti in cui mi sento particolarmente più ispirato; credo ci sia una sorta di motivazione scientifico-chimica, ma mi piace pensare sia così e basta: la notte mostriamo un'altra parte di noi stessi (che per inciso non si mostra in relazioni a distanza per ovvi motivi).

sabato 1 dicembre 2012

Citazioni da studio

Non so, ho questa cosa di fare scatti a frasi di libri che sto studiando. Frasi che, per un motivo o per un altro, mi colpiscono. Non avevo mai pensato di metterle su un mio blog. Ora ci ho appena pensato. E lo sto facendo. Nel momento in cui starete leggendo questo post, l'avrò fatto.
Materia - Scenari e Critica del Design (ovvero, filosofia del Design post-moderno)


Nonostante ogni superamento delle distanze, la vicinanza di ciò che è continua a mancare




Quella sulla vicinanza e sulle distanze, comunque, è la mia preferita. Potrei scriverci un post qualche volta su cosa ne penso dell'argomento.