Trust

A. E comunque questo è quello che dovresti fare. Più o meno.
Sempre ottimi consigli tu eh?
A. Io ti ho detto la mia, ora sta a te. E conosco bene la situazione. È come se mi ci trovassi dentro io e non tu. Anzi, facciamo uno scambio di corpi ora che ci siamo?
Non mi fido di te al punto da lasciarti il mio corpo.
A. Sei sempre così simpatico?
Sempre. O almeno con te.
A. Ma come sei simpatico.

Ho appena finito di dire che con te lo sono sempre.
A. Allora la prossima volta non chiedermi consigli.
Non dirmi che ti sei arrabiata sul serio. Anzi, dimmelo, non capita tutti i giorni di vederti così.
A. Fanculo. Non ti darò questa soddisfazione. Per cendicarmi continuerò a elargirti i miei preziosi consigli.
Adorabile.
A. Sai perché le persone danno ad altri i migliori consigli?
Rendimene partecipe.
A. È come affrontare le cose da un altro punto di vista. Non sei tu quella che deve agire. Ti limiti a giudicare la situazione, rifletterci un po' e poi sparare la cosa giusta. Tu fai un lavoro facile quando dai consigli. È semplice. Tanto non sei tu a doverli poi portare in atto. È facile dire "dichiarati a quella persona", oppure "dici ai tuoi quello che pensi davvero" o altre menate del genere. Io non devo farle queste coae, devo solo suggerirtele. Ecco perché siamo bravi a dare consigli. Agli altri.
Tanto poi il povero stronzo che deve fare le cose nel concreto sono io. Giusto?
A. Giustissimo. E vuoi sapere un'altra cosa?
Dimmi.
A. Non fidarti mai delle persone che ti danno solo consigli giusti. Tutti rieecono a farlo.
Il tuo consiglio era giusto o sbagliato?
A. Qualche tempo fa parlammo del bene e del male, ricordi?
Ricordo. Di te mi fido comunque.
A. Non dovresti farlo. O almeno, non sempre.
Imparerò a non farlo.
A. Non è vero.
Lo so.