TheMaccaBlog
Blog personale di Mario "Macca" Maccarone, classe 1991, studente di Design e graphic designer freelance. Opinioni non richieste sul mondo che mi circonda, pensieri e altra roba che mi va di scrivere. Non rileggo mai quello che scrivo.
Sapevatelo.

lunedì 14 gennaio 2013

Lost - Parte Terza

Dopo prima e seconda parte, ecco a voi la terza saga di quello che Lost ha rappresentato per il sottoscritto.

Ok, mi sono preso un bel po' di tempo per scrivere questa terza parte. Per molte cose, studio in primis: mi sono accorto di aver posticipato un po' troppo questa fase e mi ritrovo con centinaia di cose accavallate, una presentazione che purtroppo ho dovuto far slittare alla settimana prossima e tanta, tanta roba da fare ancora. Inoltre ho iniziato nel momento peggiore a guardare telefilm sul tablet (Nexus7 32Gb Wifi, tanto per tirarmela). Mi sto divorando la prima serie di Mad Men, quasi finito Trust Me (maledetto sesto episodio copiato male), procurato già le altre stagioni del primo, messo in coda Breaking Bad e New Girl (sembra figo, ha vinto qualche premio ai Golden Globe di ieri). Ma torniamo a Lost.

Un altro fondamentale motivo per cui ho ritardato la stesura di questo post è perché, vaffanculo, non sapevo come indirizzare il racconto. Se spostarlo su quanto siano state fighe le ultime due stagioni, con i viaggi temporali, la comprensione che è stata tutta una grande partita a scacchi tra Jacob e MiB, sul fatto che ho AMATO Sawyer, sui mille quesiti filosofici proposti sempre più spesso, sull'introspezione di alcuni personaggi o sul fatto che, forse, Jack mi è pure un po' piaciuto come personaggio (no Kate, tu continui a starmi sul cazzo, scusa). O se puntare tutto all'odio che ho provato verso quelle che sono state le due stagioni peggiori della serie, con fatti raccontati forse troppo frettolosamente (avrei approfondito personaggi come Miles, o aver spiegato un po' meglio la faccenda della Dharma o del fottuto pendolo e del cristiddio di Tempio), personaggi buttati al vento (Desmond), personaggi inutili improvvisamene (Sayid e, a malincuore, Daniel Faraday) e tante altre cosucce che mi hanno lasciato un po' "meh". Mi riferisco in special modo allo spiegone inutile, offensivo e fuori luogo della penultima puntata, quella riguardante Jacob e fratello (ok, probabilmente la mia puntata preferita in assoluto, la riguarderei mille e mille volte di fila), che si conclude con un flash riguardante gli scheletri di Adamo ed Eva. A Lost non hanno mai spiegato un cazzo direttamente, perché cazzo farlo ora?
Quindi, essenzialmente, non mi dilungo più di tanto stavolta, ho emozioni troppo contrastanti sulle ultime due stagioni.

Passiamo al finale. Il finale. Quel finale. Amato odiato finale.
Terminare Lost era praticamente impossibile. Si sapeva che avrebbe deluso il finale. Non si può fare una serie come Lost e aspettarsi il finale che accontenti tutto. Non ci sarebbe stato nessuno spiegone sui millantamila misteri dell'Isola o altre cose.
Per quanto riguarda la parte sull'Isola, sono deluso. Tremendamente. Non potete far passare MiB per un Dio sceso in terra che perde i poteri quando il tappo (?) viene tolto dall'isola e farlo morire cadendo dagli scogli. L'ho trovato offensivo sinceramente. Così come ho trovato offensivo che Jack si sacrificasse per gli altri, costringendomi quasi ad apprezzare il dottore. No, non lo accetto. Spettacolare invece l'idea di affidare tutto ad Hugo e nominare Ben come suo vice. Bello, bello, bello.

Ma, naturalmente, il finale dell'Alternative Reality è quello che ha diviso i fan. Io, personalmente, l'ho amato. Sono state quasi due ore di finale e praticamente ho pianto per tutte le due ore. Lost stava finendo, lo sapevo. Una parte della mia vita si stava concludendo davanti ai miei occhi. Lost è stato un viaggio, non una serie TV qualsiasi. E l'AltReality, così bella, suggestiva ed emozionante ha dato il colpo di grazia.
Apice delle lacrime con il reincontro tra Charlie e Claire (scena più commovente del mondo) o tra Sawyer e Juliet. Dio. Cosa non sono state queste sequenze. E se ci mettiamo la parte della Chiesa, con la frase riguardante il viaggio e il ciascun uomo è un'isola inserita dal team di Italian Subs Addicted, ecco che il buon Mario diventa peggio di una bambina di 5 anni che vede per la prima volta Bambi.

Ma soprattutto mi ha trasmesso un messaggio quest'ultimo episodio (e la serie in generale): amor vincit omnia. Sconfigge le distanze, fisiche e temporali, resiste alle pressioni di un padre autoritario e vecchio stampo, trae forza dalla promessa di una chiamata, ti spinge a cercare la persona che ami per i sette mari, ti fa abbandonare il sentiero scuro che avevi intrapreso, ti trasforma, ti fa vedere il tuo vero io, ti fa morire abbracciato all'altra persona o sacrificarti per essa. In fondo il senso di Lost, per me, è statao questo.

Play > roba a caso degli Incubus

Nessun commento:

Posta un commento